Sarri intervistato a Sky: “Non sono arrabbiato. La sosta non ci aiuta, non amo le nazionali”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport: 

“Ho visto dal punto di vista tattico una buona partita, siamo stati molto ordinati non concedendo praticamente niente, per venire a capo della partita c’è mancato un pizzico di brillantezza nei nostri calciatori determinanti. Oggi eravamo stanchi fisicamente, giocare contro il City porta una partita aperta con grande dispendio fisico, l’abbiamo pagata in termini di brillantezza. A questi ragazzi tornerebbe utile giocare tra sette giorni e stare uniti tutta la settimana, non sarebbe necessario andare in giro per il mondo a giocare due partite”.

Sul Chievo: “Sono due anni e mezzo che siamo abituati a giocare contro squadre che giocano così. Nelle ultime trasferte però abbiamo sempre fatto bene. Oggi il Chievo ha fatto ciò che doveva fare. Noi abbiamo creato meno occasioni rispetto al solito. Non dovrebbero essere concessi cinque ingressi del medico per cinque medicazioni da tre minuti l’una. Questo fa parte della partita che doveva fare il Chievo. Se oggi non ce l’abbiamo fatta a venir fuori è probabilmente perché ci è mancata un po’ di brillantezza”.

In partite come questa, pensa che serve una panchina più profonda? “L’anno scorso abbiamo perso poche partite. Due anni fa questa gara sarebbe stata a rischio, mentre oggi tatticamente abbiamo fatto una gran partita. Siamo stati sempre corti. Questo mi fa pensare che oggi avevo una squadra applicata. Quello che farà la società a gennaio non lo so, non ne ho idea. Da qui all’apertura del mercato dovremo affrontare 12 partite e devo pensare a questo, a giocare con i ragazzi che ho a disposizione. Senza pensare oltre, altrimenti perderemmo dei punti”.

Su Inglese: “Oggi fare l’attaccante al Chievo non era semplice. Pochissimi palloni giocabili, erano tutti sporchi e difficili da gestire. Poi io dalla panchina non avevo tanto tempo di pensare ad Inglese”.

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