Sarri: “Grandissima stagione, ma gli episodi hanno influito”. E sui cori razzisti…

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, si è espresso brevemente in conferenza stampa al termine di Sampdoria-Napoli:

Cosa si poteva fare di più in questo campionato?
“Si poteva andare a letto prima, la sera di Inter-Juventus, e non finire di vedere la partita…”

Stasera una delle migliori uscite del Napoli, ma va superato l’ostacolo di mentalità.
Inevitabile che certi episodi influiscano sull’umore della squadra. Ci possono essere giocatori più abituati e giocatori meno abituati. Io ho un’età avanzata e quella notte ho fatto fatica a dormire. Ci sono due scuole di pensiero, una che dice che devi essere più forte di tutto e di tutti, la seconda è che il regolamento potrebbe essere leggermente diverso.”

Sui cori razzisti: “Noi napoletani dovremmo esserci abituati, io non mi abituo, se fossi il sindaco inviterei tutti due giorni a Napoli, così tutti vedrebbero questa città e questo popolo bellissimo. Cambierebbero tutti idea, non gli verrebbe in mente di fare certe cose. La tifoseria della Samp è una delle più civili d’Italia, sono però ignoranti, nel senso che non conoscono la città.”

Il presidente ha parlato di un incontro nei prossimi giorni per parlare del futuro.
“C’è una cena sociale, ci incontreremo sicuramente e parleremo.”

Che voto dà alla stagione e se ha un rammarico, oltre Firenze?
Potevamo fare a meno dei due infortuni di Milik e Ghoulam. I voti mi stavano sulle balle a scuola e non voglio dare voti a nessuno. Il Napoli ha fatto una stagione grandissima, non a caso abbiamo fatto il record di punti, è un gruppo che da 3 anni consecutivi va in Champions League, cosa mai successa nella storia del Napoli è un gruppo che anno dopo anno è migliorato. Il voto non lo do ma il gruppo ha tutta la mia stima e la mia ammirazione.”

Andrea Mallardo

Studente di scienze politiche, iscritto alla associazione italiana arbitri. Segue il Napoli con passione e oggettività. Ha come diversivi il viaggio e lo scrivere. È alla sua prima esperienza come giornalista sportivo

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