ROCCHI INSODDISFACENTE: BENINO SUI FALLI, POCO LUCIDO IN ALTRE DECISIONI, NEGATO UN RIGORE AGLI AZZURRI NEL FINALE
E’ stata una partita da ferro e fuoco. Poteva continuare per due giorni, il Milan non avrebbe vinto, nonostante i campioni strapagati e la presunzione di chi non sa perdere. E’ stata una partita targata “orgoglio partenopeo”, forse il Milan ha creato di più a livello di occasioni, non c’è che dire, ma la tenacia, la grinta e la passione è tutta di marca partenopea nonostante l’espulsione e l’infortunio di Santacroce.
Il direttore di gara, ha voluto mettere del pepe in questa gara: premettendo il gravissimo errore, come già accaduto a Genova con Dondarini, di Collina nel cedere tale partita ad un direttore di gara sotto processo dalla procura di Napoli per i fatti di calcio poli, Rocchi ha spesso usato due metri e due misure, smentendo se stesso su situazioni simili.
Minuto 16. Ambrosini interviene su Maggio da dietro e il direttore di gara chiama il fallo. Sostanzialmente, l’intervento non è brutto, ma la volontarietà da dietro spinge spesso i direttori di gara a riflettere bene sul colore del cartellino ma Rocchi in questo caso non ha ammonito il centrocampista rossonero. E’ il primo errore di Rocchi
Minuto 43. Il Milan tenta il contropiede con un lancio per Jankulovski, Maggio lo atterra e il direttore di gara lo espelle per doppia ammonizione. Il fallo c’è ed è meritevole di sanzione per Maggio già ammonito. Rocchi ha fatto bene
Minuto 65. Gattuso interviene fallosamente su Lavezzi. Il fallo non prevede sanzione, ma è da sottolineare la protesta eccessiva a muso duro e ripetuta di Gattuso in un faccia a faccia con l’arbitro. In questo caso il giallo è doveroso per comportamento poco rispettoso del centrocampista rossonero verso l’arbitro e Rocchi non ha battuto ciglio. E’ il secondo errore di Rocchi
Minuto 80. Kaka sul settore di destra è fermato da Gargano, la palla scivola verso la bandierina preda di Aronica, il brasiliano arriva e spinge platealmente il difensore azzurro. In questo caso il giallo era d’obbligo, non proprio per il fallo in se, ma per il metro di giudizio adottato dal direttore di gara: nel primo tempo, Ambrosini si becca il giallo per un fallo molto simile su Gargano, chiaramente la mancanza di personalità ha tenuto il secondo giallo per Kaka ben chiuso nel taschino. E’ il terzo errore di Rocchi
Minuto 83. Ancora Kaka dalla destra in possesso di palla, il brasiliano tenta il cross e colpisce il braccio di Pazienza proprio sulla linea dell’area di rigore. Il direttore di gara, inizialmente, non punisce l’accaduto, ma a suo sostegno arriva Griselli che richiama un fallo inesistente: in primo luogo, la distanza era molto ravvicinata, in secondo luogo non esiste volontarietà nel fallo perché al momento del cross, Pazienza teneva il braccio quasi dietro la schiena eliminando di fatto la volontarietà. Errore clamoroso prima del guardalinee poi di Rocchi che stava per costar caro
Minuto 93. Trattenuta in aera di Zambrotta su Cannavaro, Rocchi inverte il fallo e fischia fallo in attacco. Una giornata nera.
Infine è bene ricordare una serie di errori sia di posizine che di lucidità: spesso il direttore di gara si trovava troppo lontano dall’azione trovando non poche difficoltà, inoltre la poca lucidità lo mette in condizione di sbagliare su decisioni riguardanti l’ultimo tocco sul bordo del campo. Rocchi e assistenti assolutamente insufficienti.