ROCCHI II

Sampdoria-Napoli un paio di chiamate di Gianluca Rocchi avevano fatto gridare al miracolo, visto anche il modo in cui sta dirigendo negli ultimi tempi. Passi la manata di Obiang non punita col rosso, eclissata da un paio di ottime chiamate per fuorigioco millimetrici; opera più dei guardalinee che sua, a voler essere onesti. Merito più suo, invece, il colpaccio su quell’intervento di Inler su Soriano in area. Nove volte su dieci dai rigore; Rocchi ha preso l’altra strada e ci ha visto giusto. È complicatissimo da percepire perfino alla moviola che Inler prenda prima il pallone e solo poi stenda Soriano. Da applausi, davvero. 

Poi è tornato negli spogliatoi e al suo ritorno in campo è successo di tutto. Cartellini a pioggia, fallacci non visti che hanno incattivito non poco la gara. Episodio chiave al 52’, quando Albiol è praticamente trascinato a terra da Rizzo, si vede benissimo la maglia che si allunga. E non finisce qui: verso la fine del match De Silvestri abbatte letteralmente David Lopez, spingendolo al suolo con forza. Altro penalty  negato e risultato compromesso. Impossibile quindi non rievocare il passato remoto ma più ancora il passato molto prossimo, cioè quel Juve-Roma di cui si parla e si parlerà molto a lungo. Lì la frittata fu totale, per sua stessa ammissione, seguì poi una sospensione mascherata da “qualche turno di riposo” ad uno che ci stava capendo ben poco. Ormai è passato oltre un mese, la speranza del designatore era che il suo pupillo tornasse in campo con una prestazione convincente. E invece no, invece è andata come Juve-Roma, come tante, tantissime partite prima, molte delle quali coinvolgevano proprio il Napoli. Non è che forse non si tratta solo di un momento-no ma c’è qualcosa di più?

In verità Rocchi, considerato fra i migliori arbitri italiani, è uno che è uscito indenne da parecchie situazioni spiacevoli. Coinvolto anche in Calciopoli per una telefonata con Mazzini, è stato assolto dal Tribunale nonostante la richiesta di un anno e mezzo da parte del pm. La sua carriera anzi è ripartita in costante ascesa, nonostante alcuni match oggetto di scandalo con decisioni assurde che hanno creato polemiche a non finire. Le più bersagliate sono il Napoli e l’Inter, con Moratti che qualche anno fa (proprio contro gli azzurri, ndr) arrivò a dire in pubblica piazza che si augurava di non vedere mai più un arbitro così scarso. Il presidente nerazzurro fu redarguito e deferito. Eppure, a distanza di anni, il fischietto del lungarno fiorentino continua a combinare guai su guai. Vien da pensare che quasi quasi Moratti tutti i torti non li aveva.

ANTONIO PAPA

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