REJA BASTA ALLARMISMI

REJA BASTA ALLARMISMI src=
Come farà Il Dg Marino, a gestire tante richieste che arrivano da tutte le parti? Richieste di calciatori, appartenenti a categoria superiori, che costerebbero un sacco di Euro, e allenatori che per venire ad allenare chiederebbero la luna, quando non è nella fase calante. Io ho sempre sostenuto che Marino sa sbagliare da solo. Non occorre che qualcuno gli suggerisca, questo o quell’altro calciatore. E’ un uomo di "mercato" non ha bisogno certamente delle indicazioni fatte da tifosi emozionali, che pur di vedere il nome eclatante sarebbero capaci di accusarlo di incapacità ed incompetenza Con la promozione si entra in una fase successiva. Un mondo diverso, in cui la tecnica deve essere la parte prevalente. Con il cambio di categoria, si partecipa ad altre tavolate. Non a quelle organizzate per i bisognosi. I quali, fanno a cazzotti per la sopravvivenza. Si potrà giocare diversamente al calcio, le platee saranno più interessanti, lo spettacolo dovrà per forza essere migliore. Per questo Reja sta cercando di vendere bene la sua mercanzia, a chi poco prima lo ha messo in piazza senza scrupoli. Continua ad inviare segnali di pericoli anche quando si gioca contro l’ultimo della classifica, creando panico. Insomma, Reja potrebbe andar via, ma dopo potrebbe dire: "ho giocato un campionato non facile e l’ho vinto, adesso cercate chi, volete e sperate, che ottenga lo stesso successo di promozione, altrimenti come al solito vi siete sbagliati". Marino a ciò non arriverà. Ha annunciato che saranno tutti riconfermati, calciatori e tecnico di questa promozione, e presto si attrezzerà anche per il prossimo campionato. Solo che neanche lui sa, qual è il campionato che andrà a disputare. Venerdì, la FIGC si riunirà nuovamente, per prendere delle decisioni interessanti. Potrebbe trovarsi di fronte ad un’ammissione per "meriti sportivi" pregressi della città di Napoli, e non per una nuova formazione di società avente titolo, Napoli Soccer . Questi organi Federali hanno bisogno di far vivere questo sport che al momento è come un malato in sala di rianimazione Mancano i medici al capezzale dei malati. .In poche parole hanno bisogno di squadre metropolitane e soprattutto del nostro ardore di sportivi, che contiamo su tifosi e appassionati che ci aspettano in ogni parte del mondo. Hanno bisogno di risolvere questo problema, e al più presto. Lo faranno venerdì? Ancora non si sa. Speriamo che lo risolvono a nostro favore. La nostra presenza in un campionato di massima serie, sarà accettata da tutte le grandi. A soffrire soprattutto di gelosia del nostro pubblico saranno le poche provinciali che ancora rimangono in questa categoria e tra poco a forza di cose dovranno scomparire, perché non saranno in grado di sopportare le spese di gestioni che sono superiore alle entrate . Questi potrebbero essere discorsi di un prossimo futuro, ma fermiamoci a questo punto. Non costruiamo castelli in aria. Rimaniamo nel presente, la promozione non è lontana, difficile che sfugga. Perciò suggerisco a Reja di non affannarsi ulteriormente cercando il modo per tenere sotto tensione tutti compreso la squadra anche perchè tra i componenti c’è gente che sostiene la sua tesi come ad esempio Capparella .Una squadra che tra gli elementi annovera Iezzo Calaiò, Trotta, Montervino Bogliacino Fontana Grava Amodio Maldonado Capparella Pià Cupi Lacrimini Savini Briotti Romito Giubilato, e ancora Montesanto Grieco Sosa Vitale Nigro Gianello e scusatemi se ho dimenticato qualcuno, non può parlare di paura di non farcela per un modesto campionato di serie C. Se Reja va alla ricerca di un tema che lo possa garantire il prossimo campionato, può risparmiarsi tutto l’allarmismo L’impegno per la sua prossima conduzione in B, lo ha già preso il presidente pubblicamente come pubblicamente fece la sfuriata. Un uomo d’onore come il Presidente De Laurentis non viene meno alla parola data . Quindi domenica arriverà al San Paolo il Chieti, ultimo in classifica della serie C1 girone B, Accettiamolo per quanto potrà fare, senza considerare le parole del tecnico, che incutano preoccupazione. Se, così fosse, saremmo arrivati a grattare il fondo , nonostante siamo al vertice della classifica. Certamente non bisogna abbassare la guardia, ma nemmeno piangerci addosso. Il Chieti non sarà mica Il Real Madrid.

Translate »