Rafael: “Il ginocchio sta bene, ho recuperato al cento per cento. Il mio idolo è Marcos”
Rafael, portiere del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de “Il Mattino”. Ecco le sue dichiarazioni:
INIZI – “Ho iniziato nella squadretta di calcio a 5 di Sorocaba: avevo 6 anni e facevo l’attaccante. Poi si fece male quello che faceva il portiere e l’allenatore decise che io dovevo prendere il suo posto».
GINOCCHIO “Ho recuperato al cento per cento. Non ho nessun tipo di problema: ho lavorato sodo in questi mesi per arrivare a questo momento della stagione nel pieno della condizione”.
PORTIERI – “Io sono pronto alle sfide di quest’anno. A cominciare da quella in Champions. Ho giocato 11 partite lo scorso anno e la squadra è rimasta imbattuta con me. E spero che lo resti ancora a lungo”.
SCUDETTO – “Speriamo.Ora diventa importante partire bene, riprendere subito il nostro rapporto privilegiato con la vittoria. Benitez con la sua mentalità non fa che ripetercelo: dobbiamo superare il turno di Champions e abbiamo i mezzi per fare tanta strada in Europa”.
IDOLO -“Il mio idolo è sempre stato Marcos. Ha vinto un Mondiale con uno stile di parare molto efficace. A lui mi sono sempre ispirato. Anche se quando andavo in porta da piccolo vedevo in tv le imprese di Taffarel con Brasile e Italia. L’ho incontrato l’estate scorsa prima della gara col Galatasaray,squadra in cui faceva il preparatore dei portieri,e gli ho detto che se ero lì era grazie a lui”.
GAMBA SPEZZATA – “Si chiamava Domingos il mio compagno di squadra che mi spezzò la gamba a 16 anni. Sì,sono rimasto fermo quattro mesi, il mio primo infortunio. Ma sono stati i mesi più belli della mia vita: lì ho conosciuto la fede, ho imparato a leggere il Vangelo, a capire le parole di Gesù. Sono cattolico evangelista e riesco a superare con la preghiera ogni problema».
LINGUA NELLO SPOGLIATOIO – “Qualsiasi. Poi se proprio non capiamo, usiamo il napoletano. E lì hanno imparato tuttia parlare. Anche Jorginho lo ha già imparato”.