Prof. Castellacci: “Protocollo preciso ma ci sono tanti problemi”
Il professor Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale, ha parlato a “La Domenica Sportiva” su Rai 2:
“Conosco il protocollo per quello che ho letto: mi sembrano linee guida rigide e scrupolose, come devono essere. L’attualità è più difficile: sicuramente è impossibile per la Serie C e per gran parte della B. Questi protocolli sono precisi, e scientificamente non fanno una grinza, ma le linee guida devono essere fatte per essere concretizzare, altrimenti non hanno senso. Servono 50-60 stanze singoli, spogliatoi per tutti…
Chi non ce l’ha dovrà affidarsi ad alberghi, ma che siano nella prossimità del centro, come se fossero cittadelle chiuse. E o il personale rimane dentro per l’intero tempo d’isolamento, oppure il servizio alberghiero deve essere garantito dallo staff del club. Il protocollo è complesso, e che ci siano anche problematiche di tipo psicologico è normale, anche se credo che sono quelle che abbiamo tutti. Le problematiche fisiche, invece, possono essere più acute: questi ragazzi vengono da un periodo di inattività e devono rimettere tutto in moto, dai muscoli al cardio, è come fossero di nuovo in un ritiro estivo. Serviranno almeno 3 settimane per rimettersi in forma, senza contare chi ha avuto la malattia. La prima cosa è controllarli a fondo, e verificare l’assenza di effetti collaterali su altri organi, evitando cicatrici che ledano fisicità ed integrità del ragazzo.
Chi si è ammalato avrà un recupero più lento. Si dice che giocare in estate sia svantaggioso, ma avendo fatto tante competizioni estive con la Nazionale dico che questa cosa si supererà facilmente. L’importante è l’impatto iniziale, il mese di ritiro è basilare per dare integrità mentale”.