PIANETA TRA LA GENTE: CARDITO SI ESPRIME, TRA CRITICHE E MODERATE SPERANZE

Pianetanapoli fa tappa nella provincia di Napoli Nord, raccogliendo le impressioni sul momento degli azzurri.

Vox populi, vox dei. E allora noi, in mezzo al popolo, ci andiamo. Torna Pianeta tra la gente, e per l’occasione è Cardito a fare da scenario alla nostra rubrica; nel nostro terzo appuntamento stagionale si parla del momento attuale del Napoli dopo la partenza in salita, il fenomeno dello sfollamento del San Paolo, la speranza tricolore e la vicenda legata al rinnovo di Benitez.

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTADopo il difficile inizio di stagione, il Napoli è tornato a volare. Quali sono stati i fattori decisivi per la rinascita?  

Antonio, laureando in Scienze della Comunicazione, divide i meriti tra tecnico e squadra : “I meriti principali sono certamente di Benitez, ha trovato la giusta quadratura del cerchio e ripreso in mano le redini del gruppo, ma anche l’integrazione dei nuovi arrivati come De Guzman e David Lopez, oltre al recupero di calciatori come Jorginho e Ghoulam, molto in difficoltà ad inizio stagione, hanno portato il Napoli a ritrovare forma e risultati.” Biagio, guardia giurata, ci racconta della sua tranquillità anche nei momenti complicati : “L’ossatura del Napoli è essenzialmente quella dell’anno scorso, se tralasciamo le partenze di qualche riserva, tipo Behrami; le sofferenze iniziali erano dovute un po’ al ritorno di tanti nazionali dal Mondiale, e soprattutto dalla mazzata psicologica post-Bilbao, ma questa squadra era destinata a riprendersi, non poteva essere quella di inizio campionato”. Gigi e Lino, fratelli e gestori di un esercizio di ottica, la mettono su due piani diversi. Per il primo, nonostante gli ultimi risultati positivi, la squadra si porta dietro le lacune dell’estate : “Il mancato mercato è stata la causa principale dell’inizio disastroso; la squadra adesso sta ingranando, e penso che lo stesso Benitez abbia iniziato ad usare il bastone e non solo la carota, ma per me le lacune ci sono e vanno assolutamente riparate”. Più ottimista Lino, che vede nel ritrovato spirito di gruppo l’arma vincente dei ragazzi di Benitez : “Il valore tecnico dei singoli non è in discussione, fondamentale è stato ritrovare la compattezza dello spogliatoio, molto più coeso rispetto all’inizio”. Di tutt’altro parere è invece Nicola, dipendente, che introduce l’argomento “preparazione” : “In vista del ritorno di molti calciatori fondamentali dal mondiale doveva essere programmata una preparazione fisica completamente diversa, questa è stata sbagliata e si è visto quando all’inizio di stagione gli avversari correvano sempre più di noi”.

SAN PAOLO DESERTO– Mai come quest’anno i numeri al San Paolo sono davvero impietosi. Come si spiega questo distacco di una parte del pubblico di Fuorigrotta dalla squadra?

La risposta è praticamente unanime; inizia Antonio : “La crisi economica incide, ma è chiaro che il distacco è causato principalmente dalla delusione per il mercato estivo. Credo comunque che già contro il Cagliari possa esserci una bella cornice di pubblico visti gli ultimi risultati positivi”. Poi è il turno di Biagio : “Siamo alle solite, anche quest’anno non c’è stato un mercato roboante, la gente è rimasta delusa e anche la falsa partenza è risultata decisiva affinchè il San Paolo fosse quasi sempre semivuoto, ma penso che continuando così, con queste prestazioni, gran parte del pubblico storico tornerà ad affollare lo stadio”. Gigi è tra i più “caldi” : “E’ tutta colpa del “non mercato” che ha fatto il presidente, io da tifoso mi sento preso in giro, ci fa credere delle cose e poi non mantiene le promesse; voglio capire tutti i discorsi legati al bilancio, ma non fa mai uno sforzo in più per compiere l’ultimo passo, quello decisivo”. Più riflessivo Lino : “Sono anni che abbiamo la possibilità di vincere questo benedetto campionato, e stiamo facendo passare troppo tempo; se il Napoli non ne approfitta in questo momento, con società storiche come Milan e Inter che sono in netta difficoltà i tifosi, è normale che si stufino, oltre al fatto che per questa stagione in particolare ha pesato molto il deludente mercato estivo”. Nicola infine si esprime senza peli sulla lingua : Il pubblico napoletano si sta svegliando, forse, e si è stufato della politica di questa società e in particolare del presidente; una piazza con un bacino di utenza come la nostra merita calciatori di altro livello, in grado di competere sempre fino in fondo in tutte le competizioni e di vincerle. Ripeto, la gente non va più allo stadio perché si è scocciata”.

SOGNO TRICOLORE.. POSSIBILE?- Se il Napoli continuasse sulla falsa riga delle ultime prestazioni e la società intervenisse con decisione sul mercato di gennaio, sarà possibile quantomeno giocarsela fino alla fine per lo scudetto?

Antonio si mostra ottimista : “Dipenderà da come la squadra arriverà a quel momento; tocca che gli azzurri non perdano contatto con la vetta, se così dovesse essere, e con gli innesti giusti nel mercato di riparazione, il Napoli si candiderà seriamente alla vittoria finale”. Biagio ci parla dei possibili rischi : “Un intervento deciso sul mercato, con due giocatori di grande spessore, darebbe tanto entusiasmo alla piazza, e probabilmente potrebbe fungere come ulteriore spinta per questa squadra, che però, attenzione, adesso mi sembra abbastanza rodata così com’è, e forse andare ad intaccare determinati equilibri con delle nuove figure potrebbe risultare anche deleterio ai fini dei risultati sul campo”.  Gigi è il più pessimista : “La vedo dura, certo sarebbe importante andare a tappare determinate falle, ma non credo che il Napoli potrà competere per lo scudetto; la Juventus dovrebbe avere un crollo verticale che in questo momento mi pare abbastanza improbabile”. Lino la mette invece sul punto di vista delle motivazioni : “Certo, anche un solo nome di prestigio darebbe fiducia e morale a tutto l’ambiente, caricherebbe la squadra che percepirebbe la voglia di vincere da parte della società, e questo surplus di motivazioni unito alla qualità di un gruppo già molto forte potrebbero portare a raggiungere questo sogno”. Nicola ci mostra tutta la sua perplessità in merito all’intervento sul mercato : “Se il Napoli a gennaio andasse a completare la rosa con due/tre elementi di valore non vedo perché non possa puntare allo scudetto, la squadra è già molto forte, la vedo compatta e affiatata, e quindi il sogno potrebbe diventare realtà. Il problema però è sempre lo stesso, non credo proprio che il presidente abbia voglia di investire, non lo ha mai fatto nel mercato di riparazione, e temo che anche quest’anno non si sforzerà per la causa del Napoli”.

RAFA SI, RAFA NOCi sono, ad oggi, i margini ed i presupposti affinchè Rafa Benitez rinnovi il suo contratto e continui ad essere l’allenatore del Napoli anche nelle prossime stagioni?

Antonio, a modo suo, si sbilancia : “Tutto dipenderà dal mercato di gennaio: se la squadra dovesse essere a pochi punti dalla vetta e Benitez non dovesse veder accontentate le sue richieste per puntare con decisione allo scudetto allora il rinnovo diventerebbe cosa praticamente impossibile, in caso contrario, anche se poi il risultato finale non dovesse essere quello che tutti noi auspichiamo, l’allenatore spagnolo potrebbe realmente restare sulla panchina del Napoli anche in futuro”. Non è dello stesso avviso Biagio : “E’ difficile, molto difficile. Benitez è un allenatore che ha un appeal internazionale, è venuto qui con tanto entusiasmo e ha fatto benissimo al primo anno, ma si è reso conto che questa società, soprattutto a livello strutturale è carente, molto carente, e su questo il tecnico spagnolo è esigente; mi sono piaciute molto le sue dichiarazioni, quando ha detto che sta lavorando anche per un Napoli che non vedrà sempre Rafa Benitez come allenatore, si è comportato da gran signore qual è”. Gigi si mette dalla parte del tecnico, mostrandosi decisamente pessimista : “Non credo proprio, Benitez si è sentito preso in giro dal presidente, che lo ha illuso l’anno scorso con calciatori come Higuain e Callejon, non assecondando poi tutte le altre richieste; se ci fosse stato un altro allenatore, tipo Mazzarri, si sarebbe accontentato, ma il curriculum dello spagnolo parla chiaro, è un vincente e per me, pur con la speranza che rinnovi, non resterà a Napoli”. Lino, invece, la vede in modo diametralmente opposto al fratello : “Decisamente si, i margini ci sono perché’ altrimenti Benitez non sarebbe mai nemmeno approdato a Napoli. Determinati discorsi sono stati già affrontati all’inizio, sia da parte della società verso l’allenatore sia nel senso opposto; certo, bisognerà vedere se alle parole seguiranno poi i fatti”. Nicola, infine, sentenzia : “No, non credo proprio, dopo due anni il rapporto si interromperà; il discorso è legato quasi unicamente alla volontà di investire da parte della società, una volontà che io non vedo, e senza calciatori importanti ne progetto a lungo termine Benitez andrà via. La campagna acquisti della scorsa estate è stata illusoria, basta ricordare che è stata quasi interamente finanziata dalla cessione di Cavani, senza quei soldi difficilmente avremmo visto a Napoli determinati calciatori”.

 

 

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