PASTORELLO(MANAGER CANDREVA):"IN PRESTITO NON VERREMO MAI AL NAPOLI"

Federico Pastorello manager di Candreva ha parlato a radio crc:“Il mese di gennaio è caratterizzante per i movimenti di mercato a dispetto di quanto accadeva negli ultimi tempi. Il mercato è molto attivo sul numero di operazioni anche se le stesse hanno la caratteristica di scambi e prestiti perché i budget dei club sono quasi tutti esauriti e non c’è tanto spazio per manovre particolarmente importanti sul fronte degli investimenti. Le squadre impegnate nella lotta per lo scudetto stanno facendo un mercato di un certo livello, la Juventus stessa per non trovarsi in difficoltà ha bisogno di rinforzi e l’arrivo di Borriello conferma la mia tesi. Diciamo che il mercato di gennaio è molto interessante. Il trasferimento di Candreva al Napoli? Le squadre che hanno fatto qualche passaggio in più rispetto alle altre, sono state Genoa e Napoli con Gilardino per il Genoa e Vargas per il Napoli. Molti club importanti erano sul ragazzo cileno per cui complimenti al Napoli per questa operazione ben portata al termine. Per ciò che concerne Antonio Candreva dico che le due società si sono parlate per operare con uno scambio di prestiti Santana-Candreva. Non so il motivo per il quale il trasferimento si sia in parte bloccato o comunque non sia andato avanti. Posso dire però che Antonio è concentratissimo nel suo campionato con il Cesena anche perché la squadra non sta vivendo un momento facile. È chiaro che di questioni di mercato il calciatore non se ne occupa ed io che mi occupo di questo, devo essere sempre molto attento alle opportunità di mercato perché devo cercare di migliorare la posizione del mio assistito. Il passaggio dal Cesena al Napoli significherebbe migliorare. Ritengo che una cessione a titolo di prestito al Napoli sarebbe un errore perché arrivare in questo club oggi non è facile o meglio non è facile occupare un posto da titolare poiché il Napoli è una squadra ben amalgamata. Oggi andare in prestito al Napoli non rappresenta una grande opportunità. Se si dovesse parlare di una compartecipazione, allora l’operazione diventerebbe interessante. Candreva non sta cercando una sistemazione perché è contento di giocare al Cesena, siamo noi procuratori ad occuparci del suo futuro ed eventualmente migliorare la sua posizione. È normale che prendere il giocatore con la formula del prestito non rappresenterebbe una operazione intelligente per l’interesse del ragazzo. Il gruppo azzurro è ben amalgamato perché lavora insieme da anni, è forte così com’è per cui il mio assistito avrebbe bisogno di tempo per conquistarsi un posto da titolare a Napoli. Candreva si muoverà dal Cesena solo se ci sarà una vera opportunità, altrimenti rimarrà a Cesena. Restano quattro mesi alla fine del campionato per cui sarà difficile occupare un posto da titolare ed è questo il motivo per il quale un prestito non sarebbe un’operazione vantaggiosa per il mio assistito. Penso che neanche lo stesso Candreva sia a conoscenza della sua forza e penso sia un calciatore da top club. Il mio assistito è un professionista impeccabile e per questo destinato a migliorarsi anno dopo anno. Faccio fatica a paragonarlo a qualcuno, proprio perché è un calciatore unico. In questo momento non è una priorità per Antonio muoversi dal Cesena. Il Napoli crede nel valore del giocatore, il problema nasce dal fatto che se il Napoli prendesse Candreva in compartecipazione, non accetterebbe poi di dare Santana in prestito perché a fine stagione si troverebbe con un calciatore in più in rosa. La vicenda di De Sanctis? Quando ho letto certe cose mi sono fatto una grassa risata perché solo chi non conosce Morgan può dubitare della sua correttezza di professionista. De Sanctis vive le partite in maniera particolare per cui anche il match contro il Lecce è per lui una finale di Champions League. Quel 4-1 di Cavani è stata una liberazione così forte e, per Morgan, la gioia si è trasformata in rabbia. Basti guardare le sue prestazioni per capire di quale sciocchezza si stia parlando. Morgan, con tutto il rispetto per gli altri portieri, da punto di vista del rendimento è considerabile il miglior portiere italiano. La fascia di capitano a De Sanctis? Sarebbe una bellissima cosa anche se Morgan ha già la sensazione di essere un leader e un punto di riferimento della squadra azzurra. La proposta di far vestire a Morgan la fascia di capitano, sono certo che farebbe molto piacere al mio assistito”.  (L.G)

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