PARI E RIMPIANTI, A BERGAMO E’ UNO A UNO
ATALANTA (5-3-2): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso (35’ st Dramè) Raimondi (31’st D’Alessandro); Cigarini, Migliaccio, Baselli; Moralez (42’ st Carmona) Denis. A disposizione: Frezzolini, Scaloni, Bellini, Bianchi, Biava, Zappacosta, Spinazzola, Molina, Boakye. Allenatore: Colantuono
NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Ghoulam (45’ st Zapata); Inler, David Lopez (30’ st Jorginho); Mertens, Hamsik (20’ st Insigne) Callejon; Higuain. A disposizione: Colombo, Andujar, Henrique, Britos, De Guzman, Mesto, Radosevic,. Allenatore: Benitez
ARBITRO: Damato di Barletta
RETI: 22’ st Denis, 31’ st Higuain
NOTE: Ammoniti Benalouane, Ghoulam Raimondi, Stendardo, Mertens e Ghoulam. Espulso Cigarini. Recupero 1’ pt, 5’ st.
Raccontare Atalanta Napoli, più facile a dirsi che a farsi. Il Napoli domina, va sotto, guadagna un uomo dopo l’espulsione di Cigarini e trova il pari a quattro dalla fine. Poteva andare bene, la partita si era messa male, ma gli azzurri hanno continuato a spingere, fino al rigore fischiato dal mediocre Damato per fallo su Zapata. Il sogno della serata perfetta si infrange sui guantoni di Sportiello che con un balzo felino ipnotizza il Pipita, quota due nella classifica dei penalty sbagliati. Il prima, aveva restituito a tutti un Napoli brillante, tonico, soprattutto con Mertens e e Hamsik, autentici protagonisti nei primi venti minuti. Il belga provava ad impensierire a più riprese il numero uno orobico che con voli d’istinto riusciva a scampare più pericoli. Ancor prima si era reso pericoloso Hamsik con una bella incursione sull’out mancino, conclusa con una botta di sinistro addomesticata dal solito Sportiello. Degli avversari nessuna traccia, così come di Higuan e Callejon, grandi assenti per utto il primo tempo. Nella ripresa il Napoli, promosso a pieni voti dopo quarantacinque minuti di dominio assoluto, allentava un po’ il ritmo e su una ripartenza innescata da un maldestro appoggio di Hamsik, gli orobici trovavano la rete del vantaggio con l’inzuccata del solito Denis, al suo stesto gol contro il Napoli. Si manifestava l’ormai noto sortilegio bergamasco ma gli azzurri, per la verità un po’ arruffoni, non si arrendevano: prima Mertens dalla distanza, con la palla che lambiva il palo, poi il clamoroso errore di Callejon che da due passi, con la porta spalancata, riusciva a spedire oltre la traversa un assist al bacio di Ghoulam. Reggeva il muro issato da Colantuono fino all’espulsione di Cigarini per doppia ammonizione. Il Napoli affondava con continuità e realizzava la rete del pari con Higuain, abile a girarsi in un fazzoletto prima di infilare il pallone nell’angolino più remoto. Forcing incessante, Benitez gettava nella mischia il colombiano Zapata che, con astuzia, riusciva a procurarsi un rigore. Il resto è storia, il Napoli lascia Bergamo con l’ennesimo rimpianto di una stagione maledetta.