OCCASIONE PERSA

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Quando noi dopo la partita di Mantova dicevamo “Napoli alza la voce”, il motivo era semplice, con le dovute lamentele si sarebbe potuto evitare la partita di Brescia di martedì, e invece oggi abbiamo visto una squadra stanca, ferma che ha lottato finchè ha potuto sulla forza dei nervi. Ma riviviamo questa giornata, i tifosi l’hanno vissuta come una di quelle che aspetti da sempre, cinquanta minuti prima del fischio d’inizio i settori popolari presentano un bel colpo d’occhio, tutto lascia supporre che sarà una giornata da non dimenticare. Fuori lo stadio non la solita aria, di più, la è felice, rilassata e carica al tempo stesso, le bancarelle fanno affari d’oro, Antonio, 30 anni dice: “Non facevamo affari così dai tempi di Novellino, quando tornammo in serie A, la gente chiede il prodotto, altre volte eravamo noi che dovevamo proporlo”, anche questo fa parte del grande mondo del calcio. Entra in campo Iezzo per il consueto riscaldamento, accolto da una ovazione, nel frattempo lo stadio va riempiendosi, man mano si va verso i cinquantamila e più. Cesare, 44 anni, ritorna allo stadio dopo 14 anni, non veniva da tanto, si è deciso a ritornare perché è speranzoso della vittoria finale del suo Napoli, un viaggio da Salerno vale il costo del biglietto pur di stare vicino alla sua squadra del cuore. Ore 15.40, l’anello superiore è praticamente quasi completo in ogni ordine di posto, iniziano i cori delle curve, la parte restante dello stadio applaude, sembra veramente di essere tornati indietro nel tempo. Alla lettura della formazione del Napoli un boato accompagna l’ingresso in campo dei giocatori, sventolio di bandiere, sciarpe e quant’altro tinto di azzurro. Inizia la partita, calcio d’avvio battuto dal Modena che si becca una sonora razione di fischi, sale in cattedra Gatti che inizia a smistare palloni con l’autorità del veterano, purtroppo dura poco, i gialloblù prendono le misure e l’avvio pimpante del Napoli inizia pian piano a scomparire, su un incursione del Modena in area napoletana si scontrano Maldonado e Iezzo, il portiere ha la peggio che viene sostituito da Gianello, fortunatamente per il numero uno del Napoli si tratta solo di una forte contusione, viene esclusa quindi la tanto temuta frattura al piede sinistro. Con l’entrata di Gianello si ferma anche il Napoli, stranamente l’uscita di Iezzo sembra preoccupare non poco la retroguardia napoletana che non spinge più sulle fasce per restare a protezione della sua sedici metri e della porta difesa da Gianello, apparso insicuro in un paio di occasioni. La squadra spinta dalla forza del pubblico cerca in tutti i modi venire a capo di una situazione davvero intricata e al trentacinquesimo ci pensa lui il Pampa per eccellenza, il Sosa di tutti il più napoletano degli argentini, a mandare in visibilio il pubblico, 1 – 0 e si ricomincia. Allo scadere del primo tempo uno svarione difensivo consente al Modena di pareggiare, il campanello d’allarme non era suonato invano, si va al riposo. Si ricomincia al grido di “NON MOLLEREMO MAI”, arrivano man mano le notizie del vantaggio del Bari con il Genoa e del Verona a Mantova, quando entra Trotta al posto di Grava, il pubblico capisce che è un momento particolare e prende ad incitare a gran voce la squadra, che purtroppo pecca di lucidità, come potrebbe del resto, è rientrata quarantotto ore prima da Brescia, perché la solita decisione cervellotica del palazzo così ha deciso. Il Napoli ci prova ed ottiene l’occasione per passare in vantaggio, calcio di rigore per l’atterramento di Sosa in area, sul pallone Calaiò che si lascia incantare dall’estremo difensore del Modena che gli para il tiro, le squadre sono nervose per motivi diversi, le ammonizioni fioccano, il risultato non si sbloccherà più, peccato si è persa l’occasione che si aspettava, tanto cercata e tanto sprecata, però non colpevolizziamo nessuno, ricordiamoci che questo è un campionato difficile, dove si spendono tante energie, quelle spese a Brescia il Napoli ha avuto poco tempo per recuperarle, si è fallito un obiettivo, ma nulla è perduto, nulla è compromesso, vai Napoli…

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