Non si vive di solo pane

Questa sessione estiva di calciomercato, nonostante sia tra le più povere e impalpabili degli ultimi anni, sembrava avere una sola attenuante: aver trattenuto tutti i componenti di un gruppo ormai consolidato. Invece non è cosi, sembra ormai imminente l’addio di Pepe Reina, il leader carismatico di questo gruppo, un regista arretrato, un portiere ineguagliabile con i piedi, che in questo avvio di stagione ha dimostrato di proteggere al meglio la porta azzurra, anche con un solo tiro subito.
Reina non è solo parate e piedi buoni, è esperienza, carisma, un punto di riferimento nello spogliatoio, fu determinante, dopo l’addio di Benitez, per favorire l’ambientamento di Maurizio Sarri, per la prima volta su una panchina di livello, mostrando grandissima disponibilità e spronando i compagni a fare lo stesso.
Leader indiscusso, che non esita a dire quello che pensa: tutti ricordano quando, nella scorsa stagione, dopo la semifinale d’andata in coppa italia contro la Juventus, nella pancia dello “Stadium” dire ciò che pensava, senza peli sulla lingua, dopo il rigore inesistente di Cuadrado.
Ma ormai la telenovela che aveva aperto questo calciomercato, dopo i tweet post-cena di fine anno, sembra volgere al termine nel peggiore dei modi, ADL preferisce monetizzare vendendo il 35enne al suo ultimo anno di contratto, lo dimostra il fatto che il PSG ha messo sul piatto i prestiti di due portieri discreti, ma Aurelio vuole solo “Cash”.
Ma davvero la perdita di un leader vale solo 5,6 o 7 milioni? Una società che ha incassato, poco-più di 48 ore fa, molto di più.
Ancora una volta il presidente sceglie la pecunia, ma, questa volta senza clausola, che è stata la sua attenuante per addii di altri pezzi da novanta come Lavezzi, Cavani o Higuain, aumentando ancora di più il Gap con la Juventus per la conquista del titolo più desiderato dalla piazza partenopea che tanto ci credeva quest’anno, ma tutto questo ad Aurelio sembra importare poco…

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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