NON PERDIAMO LA GRANDE OCCASIONE
Questo derby giochiamocelo con calma. Inasprire gli animi proprio non serve. E’ la festa dello sport, della Campania che vince – si dirà – ed anche il lato positivo di una regione sbattuta troppo spesso in prima pagina per tutte altre questioni. E’ tutto vero, ma anche di più. Proprio perché sotto i riflettori va la Campania che vince, l’immagine positiva non deve essere offuscata da alcunché. Eliminare i motivi di tensione fra Napoli e Avellino, tutti. Un accordo sui biglietti sembra essere stato già trovato. Meglio. Poteva essere una scintilla pericolosa. Le due società sono serene e tranquille, nessuna teme l’altra oltremisura. E nessuno attacca l’altra. Anzi, partono anche messaggi di stima reciproca. Meglio di così non si potrebbe. Il difficile arriverà dopo la prima partita, nella settimana che precede la seconda, e dopo la seconda. Nervi saldi, sarà fondamentale. Applausi ai vincitori e onore ai vinti. In fondo, sembra questo un derby che servirà a poco, proprio per quanto detto in precedenza. Napoli e Avellino in finale, società sane in un momento in cui avere i conti in regola vale più di essere arrivati in finale. Se la C è un campo minato, pronto a mietere vittime a catena a partire da luglio, in B le cose non stanno troppo meglio. Ci saranno corse contro il tempo, ricorso ai cavilli più strambi, ma se le regole verranno rispettate qualcuno piangerà. E la Campania potrà sorridere, certa di avere tre sue rappresentanti in serie cadetta, proprio come l’anno scorso. Non roviniamo questo derby, manteniamo tutti la calma. Dimostrando civiltà e passione, nessuno potrà esimersi da scegliere una di queste due squadre – la perdente -al posto di chi sarà inadempiente in serie cadetta. La B è meglio conquistarla sul campo – come è intenzione di entrambe le società, che hanno investito per vincere il campionato – ma se si guarda all’orizzonte si intravede un "premio di consolazione" che varrebbe quasi come una vittoria sul rettangolo verde.