Nemo propheta in patria

La celebre locuzione latina, di stampo biblico, potrebbe riassumere il rapporto tra Lorenzo Insigne e la piazza napoletana.

Il talento di Frattamaggiore che, con la partenza di Hamsik, è diventato il nuovo capitano azzurro, non sembra avere però un legame indissolubile con la squadra della sua città.

Senza ombra di dubbio è amato, come si ama un figlio, o un fratello, ma col quale, talvolta, ci si scontra, salvo poi tornare a fare pace.

Lorenzo ha mostrato, più volte, comportamenti non approvati, e sovente, criticati dal pubblico del “San Paolo”, raramente per motivi tecnici, o strettamente legati al gioco, ma per gesti di stizza e riservo, che hanno seminato un po di attrito tra gli ingranaggi del rapporto tra il capitano azzurro e la tifoseria.

Errori di gioventù, misti ad un carattere forte e grintoso di Lorenzo che, nelle volte in cui è stato fischiato dal pubblico amico, ha sempre mostrato dissenso piuttosto che far trasparire il grande dispiacere.

Del resto, il rapporto tra Napoli ed i napoletani non è stato sempre edilliaco, data la grande responsabilità che questa maglia rappresenta per la città.

Dissensi e bisbigli per Lorenzo che, invece, cozzano con la grande ovazione ricevuta da Dries Mertens, con il ritorno al gol contro l’Udinese, dopo un inizio 2019 in grande confusione. Un “Ciro Ciro” che risuonava nell’arena di Fuorigrotta, per il belga che ha sempre e solo rispettato le critiche per il suo rendimento, oltre che al grande amore per la città e la vita che svolge all’ombra del Vesuvio.

Due caratteri diversi ma che, senza dubbio, sono accomunati da un grande amore per Napoli, ed i suoi tifosi, ma due modi totalmente diversi di dimostrarlo, con la grande dedizione e totale rispetto di Dries, contro il grande “Pathos” che Lorenzo mette nel suo rapporto con la tifoseria, di totale amore quando le cose vanno bene, ma con qualche comportamento sbagliato quando, invece, ci si presentano delle difficoltà.

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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