NAPOLI – STEAUA 1-0: CONTINUA L’AVVENTURA EUROPEA

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NAPOLI (3-4-2-1): 26 De Sanctis; Aronica, 28 Cannavaro, 14 Campagnaro (51’ Sosa); 11 Maggio, 5 Pazienza, 21 Yebda (68’ Dumitru), Vitale (78’ Dossena) ; 18 Zuniga, 17 Hamsik; 7 Cavani. A disposizione: 1 Iezzo, 2 Grava, Santacroce, 77 Sosa, Dossena, 80 Blasi, 12 Dumitru. All. Mazzarri

STEAUA BUCAREST (4-4-2): 12 Tatarusanu; , 6 Gardos, Szekely, 14 Latovlevici; Martinovic,  20 Angelov, Gomes; Alves, 28 Stancu, 24 Surdu, Bonfim. A disposizione: 33 Lungu, 2 Emeghara, 4 Abrudan, , 8 Radut, 91 Matei, Bicflavi. All. Lacatus.

ARBITRO: Pavel Kralovec (Rep. Ceca)

RETI: 94’ Cavani

AMMONITI:  11’ Szekely, 65’ Bonfim, 73’ Maggio, 75’ Gomes e Cannavaro, 80’ Sordu, 94’ Zuniga

ESPULSI: 95’ Cannavaro

RECUPERO: 1’ p.t. ; 7’ s.t.

NOTE: Stadio San Paolo, temperatura 2 gradi, sereno.

Continua l’avventura europea del Napoli delle meraviglie: in un San Paolo avvolto dal gelo, gli uomini di Mazzarri si aggiudicano il dentro o fuori contro lo Steaua, assicurandosi un posto nell’urna di Nyon per i sedicesimi di Europa League. Ennesimo scacco matto in quella un tempo nominata “zona Cesarini”, ma che da questa sera diventa ufficialmente “zona Napoli”. Eppure il sogno ha rischiato seriamente d’infrangersi contro un muro in maglietta e calzoncini gialli, ma che non ha saputo resistere ai colpi inferti dagli azzurri fino all’ultimo istante utile. Cuore Napoli, che privo dell’imprevedibilità di Lavezzi e dei polmoni di Gargano ha dominato la partita, senza dare però l’impressione di riuscire a sferrare il colpo vincente fino ad un quarto d’ora dalla fine. Ma oggi, quel che conta, è solo la qualificazione. Unica italiana in Europa League: e non è mica poco. 

LA PARTITA – Al fischio d’inizio si evince subito quale sarà il copione di tutta la sfida: Napoli che cerca di fare la partita, e Steaua che chiude bene ogni varco. Al 6’ Campagnaro e Hamsik hanno buon gioco sulla desta, ma il traversone dello slovacco è respinto con i pugni dal portiere. Al 10’ la prima palla – gol per gli azzurri: Vitale vince un paio di contrasti, serve Hamsik che mette un ottimo pallone nel corridoio centrale per l’uruguaiano, ma il suo tiro termina in curva. Gran pressing dei rumeni sui portatori di palla partenopei, e Napoli poco fluido nella manovra. Al 15’ occasionissima per lo Steaua con l’ironico duetto Stancu – Surdu, ma i due giocatori non fruttano al meglio la ripartenza e azzurri che si salvano in extremis. Due minuti più tardi una fiammata di Hamsik si spegne sul fondo; ma è tutta la squadra che procede a tratti, e i rumeni si concedono il lusso di schiacciare in alcune circostanze gli uomini di Mazzarri nella propria metà campo. Passano i minuti, e il Napoli comincia ad innervosirsi: Lacatus abbottona i suoi meglio di un cappotto nella gelida serata del San Paolo, tanto da non permettere agli azzurri di vedere uno spiraglio di luce tra le maglie gialle degli ospiti. Al 36’ Campagnaro anticipa di testa Sordu in area di rigore, e il primi 45 minuti si concludono con De Sanctis che blocca un pericoloso colpo di testa avversario.

Ma il pareggio non serve a nulla, e all’avvio della seconda frazione di gioco il Napoli spinge sull’acceleratore: al 51’ Hamsik pesca Cavani in piena area di rigore, ma Tatarusanu chiude lo specchio della porta. Pochi minuti dopo Campagnaro fa posto a Sosa, e partita che s’infiamma con gli azzurri che aggrediscono lo Steaua. Al 56’ pallone velenoso dell’argentino da calcio di punizione, con i difensori rumeni che liberano dopo una mischia nei sedici metri. Ospiti alle corde, Napoli che inizia a sbilanciarsi con il solo, magistrale Paolo Cannavaro a chiudere tutte le porte a qualche inevitabile ripartenza avversaria. Al minuto 67 Hamsik mette al centro per Maggio, che non trova l’impatto con la sfera. Inizia lo squallido siparietto dei rumeni, che al mimino tocco terminano a terra come pere, spazientendo molto gli azzurri e tutto il pubblico del San Paolo. A un quarto d’ora dalla fine Cavani schiaccia fuori un traversone interessante di Zuniga, e all’81’ stessa sorte per un colpo di testa di Maggio. Partita che si incattivisce col passare dei minuti, e Napoli che si appresta al forcing finale: Cavani centra il palo con un ottimo diagonale, poi Dumitru conclude debolmente dall’altezza del dischetto dopo una sponda dell’attaccante uruguaiano. Ma è arrivato il momento per il quarto uomo di mostrare la lavagna del recupero: 5 minuti. Si entra nella famigerata “zona Napoli”, e gli azzurri gettano il cuore oltre l’ostacolo. Grinta, determinazione, e soprattutto tanta tanta voglia di centrare il passaggio del turno. Questa squadra non muore mai, ma anche questa volta arriverà il gol in extremis? Ebbene si. Minuto 94 al cronometro, rumeni in affanno come un pugile alle corde. Calcio d’angolo di Hamsik, pallone al centro per Cavani che sfiora di testa con una torsione da acrobata, e palla nel sacco! Si, è accaduto di nuovo. Napoli 1, Steaua 0 al cardiopalma, e azzurri ai sedicesimi di Europa League. Rumeni puniti per la seconda volta in due partite, vittime dei loro ostruzionismo in campo. La forza della giustizia divina.

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