Napoli-Real Madrid vista dalla curva

Eh si, dopo 69 giorni dall’ acquistato del biglietto di Napoli – Real Madrid, finalmente è arrivato il momento di raggiungere il San Paolo.
Una sfida fatta non so quante volte alla Play Station, e due erano le cose o mettevi il livello di difficoltà “easy” o la ripetevi fino a fare la partita perfetta per passare il turno di “Coppa Europea”.
E’ arrivato finalmente il momento, ma c’è un aspetto che difficilmente riesci a prevenire e gestire…l’ansia !
Le due notti che hanno preceduto la sfida sono state complicate, sveglia ogni paio d’ore con pronostico annesso e spesso diverso, ma quasi sempre a favore degli azzurri.
Per il resto, tutto pronto, tutto pianificato da 15 giorni, luogo dell’appuntamento, orario, vestiario e posti a sedere degli occasionali di turno, perché i nostri sono sempre gli stessi, settima fila a partire dalla balaustra tra il DECK 3 e 4.
Per far si che si facciano le 16:00, ora dell’appuntamento, te le inventi tutte, perfino lavorare nell’ufficio dove solitamente… ci lavori, ma niente non ci sei con la testa, lo capiscono colleghi, clienti e pure il tuo capo, ma poco importa è Napoli – Real… ci sta.
Ore 16:05: “Esci, siamo fuori”, ore 16:04 sono già in macchina, e la cosa che ci pare assurda è il tempo che impieghiamo per arrivare al campo, 22 minuti appena, un po’ di traffico all’imbocco della trattoria di via Acton e niente più… strano, molto strano.
Arriviamo a Via Chintia dove solitamente parcheggiamo l’auto, e cominciamo a capire il perché della desolazione trovata tra le vie del centro, erano tutti già lì, a 4 (QUATTRO) ore dalla partita. Decidiamo così di bere una birra per ammazzare il tempo e l’ansia che ci sta pian piano divorando,.
Alle 17:35 decidiamo di entrare, a 3 ore e 10 minuti dal fischio d’inizio… saliamo le scale ed il colpo d’occhio è impressionante, il San Paolo è quasi pieno ! ! Cos’ e’ pazz’ ! ! !
E mò che facimm’ 3 ore ccà n’copp’ ? Decido così di andare a fare un giro tra i vari amici che occupano la curva B, e mi fermo con Adriano e Federico al quale faccio domande sulla coreografia della serata, ma niente è tutto top secret, mi confermano solo di tenere la sciarpa ben in vista, così poco distante da lì  intravedo un ragazzo che sinora conoscevo solo su Facebook, una di quelle amicizie nate solo perché condividi la stessa passione ed ironia della sorte è stesso quella passione a farvi incontrare, mi presento ci scambio due chiacchiere e saluto Giuseppe., si ritorna al proprio posto di battaglia.
Quando torno al mio posto il San Paolo espone sul tabellone un countdown di 90 minuti all’inizio della partita… “uà n’ata ora e’ mezz’”, nel frattempo l’ansia ha già colpito tutti gli organi ed è quasi arrivata al cuore, te ne accorgi dai lunghi sospiri sempre più frequenti e dall’aritmia che è subentrata già da qualche minuto.
Antonio prova a fare qualche battuta, per stemperare la tensione, ma alcuni di noi non apprezzano… “facciamo i seri che a breve arriva la formazione !”
Detto-fatto: Reina, Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam, Allan, Diawara, Hamsik, Callejon, Mertens, Insigne ! C’è un po’ di incredulità sulla scelta di Allan, ma c’è poco da fare, per arginare le incursioni di Ronaldo e Marcelo c’è bisogno di più cattiveria in mezzo al campo.
La novità di serata è che le squadre entreranno dal centrocampo, e Reina ce ne da subito conferma, è il primo ad entrare per il riscaldamento, il San Paolo è una bolgia e lo acclama, dandogli anche il giusto riconoscimento per la parata fatta al 93’ a Roma. Dopo qualche minuto entra il resto della squadra e il pubblico fa capire di che stasera sarà una serata speciale a prescindere dal risultato. Dopo poco entra il Real Madrid ed arriva una bordata di fischi assordante, ma pare che a Ronaldo non bastino e si mette così a sfidare la Curva A, tiri in porta da fuori area e ad ogni errore i tifosi mettono alla prova il suo coraggio e i timpani.
Le due sudare rientrano negli spogliatoi e non facciamo altro che aspettare che quel countdown porti 00:00…
Le squadra entrano e vanno in scena le coreografie preparate dai vari settori dello stadio, due teloni che scendono dalle curve e dei cartoncini colorati nei distinti.
Il telone nel centrocampo comincia a muoversi e finalmente inizia à canzuncell’… il silenzio che precede l’urlo è impressionante poi il “THE CHAMPIOOOOONS”, un qualcosa di sovrumano che rimarrà nella storia !
Comincia il match, e il Napoli gioca il primo tempo più bello che abbia mai visto, trovando il vantaggio con il solito Mertens al 24′, e un palo dopo qualche minuto sempre col belga.
Il seguito, quello che abbiamo visto nel secondo tempo è tutto tremendamente reale… Sergio Ramos Boom-Boom !
È come se lo spagnolo fosse venuto mentre voi stesse sognando il passaggio del turno una notte qualunque, uno di quei sogni maledettamente reali, e con lui due capate in bocca vi avrebbe svegliato. La sensazione più o meno è stata quella.
Ma non importa, siamo rammaricati ma realisti, stasera sarebbe stata difficile ma se avessi potuto scegliere come uscire, avrei scelto questo copione qua, magari senza il Gol di Morata, quello lo avrei evitato.
Domenica ci aspetta un’altra battaglia col Crotone, e ci troverete lì sempre al solito posto !
MARIO MELLONE

 

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