Napoli ok, ma c’è sempre quel golletto di troppo subito

L’ultima sconfitta del Napoli è stato allo Juventus Stadium il 29 ottobre 2016. Dunque, la vittoria col Pescara è stata il nono risultato utile consecutivo in campionato. Nemmeno la stessa Juventus vanta un simile score negli ultimi due mesi e mezzo. Aggiungendo la Champions League e Coppa Italia, i risultati utili positivi del Napoli diventano 13. Inoltre, il Napoli è la squadra meno battuta della Serie A (solo tre volte). La capolista Juve e la seconda in classifica Roma (che hanno entrambe battuto gli azzurri) hanno già perso 4 volte. Eppure il Napoli non è primo in classifica. Dista 3 punti dalla Roma e 4 dai bianconeri (che hanno anche una partita da recuperare). Insomma i 41 punti in 20 partite fin qui a favore del Napoli servono solo a preservare il terzo posto dall’attacco della Lazio e del Milan (ma come la Juve, anche i rossoneri non hanno giocato ancora tutte e 20 gare fin qui previste in calendario).

 

Molto rilevante è anche il fatto che il Napoli sia il miglior attacco della Serie A con addirittura 45 gol segnati, pur non avendo il capocannoniere della massima divisione italiana tra le sue fila (ma Mertens è comunque abbastanza vicino alla vetta coi suoi 12 gol segnati). Da sottolineare che il Napoli ha ricevuto a favore solo due rigori nel presente campionato, a fronte dei ben 10 ricevuti dalla Roma! Purtroppo però quella azzurra non è una delle migliori difese. I numeri dicono che è la quinta miglior difesa (ma solo numericamente, la qualità dei gol presi dice diversamente), in sole 6 occasioni non ha preso gol. Eppure, ad esempio, tra quei gol subìti ve ne sono ben 3 del Pescara (tra andata e ritorno), terzo peggior attacco della Serie A. E come dimenticare l’1-1 interno con Sassuolo e Lazio, a causa di defaillances difensive del pacchetto difensivo azzurro. Nelle ultime 4 gare il Napoli ha incassato ben 8 gol (da Torino, Fiorentina, Samp e Pescara). Il suo problema è sempre lo stesso: non sa vincere 1-0 (come invece ha fatto la Roma nelle due trasferte di Genova ed Udine). Se avesse saputo farlo nelle gare con Sassuolo e Lazio, con i 4 punti in più che si ritroverebbe oggi, sarebbe davanti alla Roma e a pari punti con la Juve (sempre in attesa che quest’ultima recuperi la gara col Crotone). Ma con i “se” e con i “ma” si fa ben poco.

 

Contro il Pescara, Maurizio Sarri sperava vivamente di non prendere gol. E fino al 93’ minuto, cioè fino praticamente all’ultimo secondo, vi era quasi riuscito. Poi il solito calo di attenzione e Hysaj ha fatto la frittata, atterrando l’avversario pescarese Mitrita. Reina non ha potuto evitare la trasformazione dal dischetto di Caprari.

 

Questo è il Napoli: primo tempo col Pescara avaro di conclusioni a rete e 0-0 al 45’. Poi 3 gol in 40 minuti, più una traversa ed altre occasioni. Quindi, sul 3-0, il gol preso a tempo abbondantemente scaduto dal Pescara. Sono pregi e difetti di una squadra che è in costante crescita, anche se in alcuni parametri non riesce ad essere ancora delineata verso il meglio.

 

Intanto Maradona si è dato al teatro. Lo si aspettava al San Paolo per Napoli-Pescara, ma Diego non vi si è presentato. Comunque, o a teatro o allo stadio, gli applausi a lui tributati saranno gli stessi.

 

di Vincenzo Perrella

 

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