“NAPOLI, FUMO DI LONDRA”
Nella tana del lupo, nella patria del calcio per eccellenza, il Napoli cerca il colpaccio per sfatare un tabù di Rafael Benitez, non ha mai vinto all’Emirates, partita importante e fondamentale per gli azzurri ed il prosieguo del cammino in Champions.Non gioca Higuain per un problema ai flessori della gamba destra, al suo posto Pandev, gioca Albiol che ha recuperato, Insigne a sinistra e Callejon a destra, supportati da Marek Hamsik, l’handicap di Higuain peserà non poco, ma il blocco Napoli può sopperire l’assenza di Gonzalo, ci sarà qualche variazione di schema, ma non tale da stravolgere l’assetto azzurro.Oltre cinquemila Napoletani a Londra per far sentire agli azzurri tutto il sostegno, tremila quelli del settore ospiti, altri duemila sparsi in altri settori, l’Arsenal nel pomeriggio ha messo in vendita ai Napoletani sprovvisti di Tickets, gli ultimi tagliandi, chiedendo ai supporters azzurri di entrare senza sciarpa, di non tifare e gioire al momento del gol, evitando cosi di creare i presupposti ad eventuali scontri tra tifoserie, pena l’allontanamento dagli spalti da parte degli steward, condizioni capestro, ma pur di stare vicino agli azzurri si è costretti ad accettare.Nel pomeriggio, nell’albergo che ospita il Napoli, Aurelio De Laurentiis ufficializza il rinnovo del contratto di Juan Camilo Zuniga, che resterà in azzurro per altri 4 anni, sarà poi vero che vestirà l’azzurro negli anni a venire? Vedremo.
Si affrontano due squadre che hanno lo stesso modulo di gioco, il 4 – 2 – 3 – 1, leggermente modificato, presumiamo, quello del Napoli vista l’assenza di Higuain, con Hamsik ed Insigne più vicini a Pandev, crediamo una sorta di 4 – 3 – 3 mascherato.
Anche all’Emirates Stadium sale fortissimo l’urlo The Champions dei tifosi azzurri, arbitra il serbo Mazic, tutta la sestina è serba, ma è ora di giocare e vedere cosa hanno progettato Wenger e Benitez.
All’ 8’ minuto, dopo una lunga fase di studio, Ozil porta in vantaggio l’Arsenal, sfruttando una disattenzione della retroguardia napoletana, su passaggio di Ramsey.
Il Napoli è in balia dell’Arsenal, sembra timoroso ed i Gunners ne approfittano e raddoppiano con Giroud, incredibile ma vero, il Napoli non c’è.
Al 22’ ottima occasione per il Napoli con Britos che di testa su angolo battuto da Insigne manda di poco a lato.
Gli azzurri sembrano spaesati, fermi sulle gambe, non sono mai entrati in partita, sarà dura raddrizzare questo risultato, al 34’ il Napoli è da considerare non pervenuto, sarà la potenza del contratto firmato, ma il solo Zuniga insieme ad Inler, sembrano dare il massimo e non temere per nulla i Gunners, ci viene un dubbio, il Napoli non può essere questo, ma neanche l’Arsenal, potrà correre per tutti i novanta minuti in questo modo, non c’è recupero, Mazic al 45’ esatto manda tutti negli spogliatoi.
Rafa avrà tanto da fare e dire negli spogliatoi dell’Emirates Stadium, troppo timorosi gli azzurri, mai in partita, assolutamente impossibile pensare di attaccare i Gunners giocando in questo modo, bisogna essere più convinti, i movimenti senza palla sono praticamente assenti, bisogna scrollarsi di dosso la paura, perché anche di questo si tratta, troppo timore dell’avversario, troppa riverenza, ci vuole anche rispetto per quei cinquemila che hanno seguito la squadra fin quassù, non smettono mai di incitare ed urlare la loro fedeed il loro amore, speriamo che nella ripresa ci sia una inversione di tendenza, magari travestirsi da Arsenal non sarebbe una cattiva idea, sarebbe davvero un bel regalo per i tifosi azzurri.
In campo per la ripresa gli stessi del primo tempo, ma la musica non cambia, Rosisky per poco non triplica, Britos da paura, Pandev inesistente, la rabbia è che stasera l’Arsenal sembra irresistibile, ma in effetti non essendoci il Napoli o l’avversario, tutti diventano mostruosamente bravi, pensare che basterebbe quell’episodio che potrebbe mettere paura e togliere la sicurezza all’Arsenal di essere inattaccabile, intanto i tifosi azzurri mai domi urlano: “Forza Azzurri vincete per noi”, esce Pandev ed entra Mertens, fuori Rosisky entra Wilshere, senza Higuain, terminale dell’attacco azzurro, sembra davvero dura, mancano 25’ al termine, staremo a vedere.
Entra Zapata ed esce Callejon al 76’, esce Albiol entra Fernandez, ad 8’ dalla fine più recupero, sembra svanire la possibilità di recuperare, esce Ramsey ed entra Monreal, il tempo passa inesorabile, tre minuti di recupero, ma il Napoli si perde nella notte Inglese di Londra, gli azzurri imboccano il sottopassaggio dell’Emirates, avvolti nei loro pensieri, nelle loro teste il film della partita più brutta dell’era Benitez, il tutto non può essere frutto dell’assenza di Higuain, sicuramente c’è dell’altro, Britos inguardabile, Zuniga sparito, Hamsik abbandonato a se stesso, Pandev evanescente, insomma un Napoli irriconoscibile, troppo brutto per essere vero, troppo brutto per essere questo, è questo il momento delle scelte per guardare avanti, pensaci Napoli, pensaci.