Monologo azzurro, ma non senza apprensione…
Dopo l’ennesima prestazione scialba nelle competizioni infrasettimanali, il Napoli torna ad essere la squadra che tutti abbiamo ammirato in questo campionato. A differenza delle ultime uscite casalinghe i partenopei evidenziano un approccio più che positivo, con numerose occasioni prodotte nei primi minuti di gioco. La sensazione iniziale faceva presagire ad una goleada. Pronti-via Insigne pennella un tiro cross sul quale Mertens non ci arriva per un soffio. Il numero 24 è sempre il più vivace e crea una nitida chance qualche secondo più tardi, con il consueto destro a giro che si stampa direttamente sul palo. Trascorrono due minuti e il Napoli si porta in vantaggio con un’azione strabiliante, concretizzata alla perfezione da Allan. Il baricentro dei padroni di casa si trova costantemente nella metà campo avversaria: scambi veloci, verticalizzazioni immediate e qualche progressione che coinvolge addirittura i difensori centrali. Il tutto non si tramuta però in gol; di fatto sia uno straordinario Meret che una mira leggermente offuscata non consentono agli uomini di Maurizio Sarri di legittimare il proprio dominio territoriale. A partire dallo scoccare della seconda metà di gara il Napoli costruisce ancora le solite trame di gioco, tuttavia più volte sbaglia l’ultimo passaggio, prima di arrivare davanti alla porta spallina. Nonostante il netto monologo, inizia a crescere la tensione, così come un pizzico di preoccupazione. I segnali arrivati nella ripresa sono stati tutt’altro che positivi. Sembrava che Hamsik e compagni sbattessero contro un muro invalicabile. Al 65′ l’incantesimo pareva essersi spezzato con un’incornata perfetta del capitano che terminava in fondo al sacco. Partita finita? Certo che no! Il VAR non lascia dormire sonni tranquilli, ed ecco che dopo qualche minuto di attesa la rete dello slovacco viene annullata. Da lì in poi il Napoli commette qualche errore banale in fase di impostazione, consentendo agli emiliani di riconquistare palla a ridosso della mediana. Tutto sommato la Spal non crea alcun pericolo verso la porta difesa da Pepe Reina, il quale è stato del tutto inoperoso. Va bene anche così, non conta il numero di reti: l’importante è continuare a vincere fino alla fine, poiché con questa Juventus formidabile, agli azzurri non è concesso il minimo margine di errore. Lunedì prossimo il Napoli dovrà necessariamente trovare la decima vittoria consecutiva, alla Sardegna Arena: campo ostico contro avversari storicamente insidiosi. Non si può sbagliare nulla se si vuole continuare a credere nella cavalcata trionfale.