Napoli Cagliari campionato di calcio serie A mertens Newfotosud Renato Esposito

Mercoledì maledetto

 

In scena di mercoledì allo Stadio San Paolo ci sono Napoli e Cagliari.

Solo tre punti dividono le due squadre, i ragazzi allenati da Carlo Ancelotti scendono in campo – in una cornice di pubblico ben poco esaltante rispetto all’ultimo appuntamento infrasettimanale – con l’obiettivo di prolungare la striscia positiva di vittorie conquistate a suon di goal.

Primo tempo: I primi a rendersi pericolosi sono i cagliaritani, con la mai dimenticata spina nel fianco Simeone, Ancelotti ha cambiato ancora formazione e i sardi riescono ad inserirsi facilmente tra le linee dei centrali Maksimovic-Manolas. Dieci minuti dopo è Di Lorenzo a placare le velleità cagliaritane partite da un accelerazione dell’ex Rog.

Maran ha studiato bene come mettere in difficoltà Ancelotti: i suoi tengono il campo ma il Napoli riesce a trovare gli spazi non per impensierire ma quantomeno per provarci, come accade al 18’ con Mario Rui il quale divora letteralmente un’occasione d’oro per il Napoli, fermato in fuori gioco.

Fuorigioco che vanifica anche la palla buttata in rete da Insigne al 27’. Il primo tempo scorre intervallato da piccoli e continui falli e poche occasioni nitide, si segnalano: la lunga battuta di Zielinski post calcio d’angolo al 39’ e il salvataggio di Olsen su Insigne.

Secondo tempo: Il secondo tempo si apre con un cambio telefonato Koulibaly per Maksimovic, ma si comincia sulla scia di come si era concluso il primo tempo è ancora il Cagliari a presentarsi davanti a Meret, i ragazzi di Maran sono ordinati mentre gli azzurri si limitano a un possesso palla sterile in attesa dell’occasione giusta per ripartire.

Le occasioni arrivano e sono tutte concentrate nell’arco di sei minuti: Manolas, Mertens, Callejon, Zielinski e Koulibaly ma in tutti e cinque i frangenti la palla non buca la rete di Olsen. Il Napoli ci prova ma la partita ha tutti i tratti della “gara stregata” come dimostrano il palo colpito da Mertens e pochi minuti dopo la palla salvata da Pisacane. Nell’ultimo quarto d’ora Ancelotti tenta il tutto per tutto,  si rivede infatti in campo l’esperimento di Lecce, due punte pesanti per sfruttare i cross: Llorente e  Milik.

Il Napoli ci prova, ci riprova ma al minuto 87’ è il Cagliari a non sbagliare: Castro tutto solo davanti a Meret – per la prima volta – sigla lo 0-1 a cui segue l’espulsione per proteste di Koulibaly che si è guadagnato il rosso diretto da Di Bello. Gli ultimi minuti sono all’insegna dell’anarchia da una parte e dall’altra, ma il risultato vede il Napoli perdere – immeritatamente viste le tante occasioni – la seconda partita di questo campionato, tuttavia restano negli occhi il primo tempo regalato ai cagliaritani e i cambi lenti e molto tardivi di Carlo Ancelotti.

 

NAPOLI (4-4-2): Meret; Di Lorenzo, Maksimovic, Manolas, Mario Rui; Callejon, Allan, Zielinski, Insigne; Lozano, Mertens. ALL.: Ancelotti.

CAGLIARI (4-3-1-2): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Klavan, Lykogiannis; Nandez, Oliva, Rog; Ionita; Joao Pedro, Simeone. ALL.: Maran.

Cartellini:

Ammoniti: M.Rog 29’  / Allan 36’

Espulsi: Kalidou Koulibaly 88’

La terna aribitrale:

DI BELLO di Brindisi

SCHENONE – DE MEO

IV: PEZZUTO

VAR: LA PENNA di Roma 1

AVAR: LONGO

Gabriella Rossi

Laurea Triennale in Lettere Moderne conseguita presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, laureanda magistrale Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Mi diverte molto la fotografia, scrivere, andare ai concerti , viaggiare e ovviamente tifare Napoli.

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