MAZZARRI: "IL MIGLIOR RITIRO DELLA MIA CARRIERA. GIOCHEREMO UN CALCIO PROPOSITIVO E OFFENSIVO. ALTERNATIVE IN ATTACCO? INSIGNE E VARGAS MI BASTANO"

Nella conferenza-stampa di chiusura del ritiro di Dimaro, Walter Mazzarri ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Che indicazioni mi aspetto da questo ritiro? Innanzitutto che quest'ultimo sia stato svolto al meglio per quel che concerne l'atletica, e da questo punto di vista credo che sia stata la miglior preparazione che io abbia mai avuto in carriera: nessuno ha saltato un allenamento, tranne Campagnaro che comunque ha recuperato. Anche dal punto di vista tecnico-tattico sono andati bene tutti, sono stati molto attenti sia i vecchi che i nuovi, in particolare Behrami, che ha assimilato subito cosa voglio. Giocatori che preferisco di più? La gestione di un gruppo si fa in tanti modi, io personalmente punto sempre sul rispetto dei ruoli e sulla massima trasparenza; mi sento libero di escludere chiunque, anche se ci sono giocatori che si mettono più in mostra degli altri. Quando devo mandare un messaggio rafforzativo al gruppo mi rivolgo a Cannavaro, De Sanctis e Maggio; guai, comunque, se diventi amico di qualcuno, se no ti trovi condizionato nelle scelte. Il nostro nuovo modulo serve a un calcio propositivo, ad attaccare e mettere in difficoltà i nostri avversari. Qualche partita ci è andata male, pur giocando bene, ma è un atteggiamento che paga, specie se scendi in campo con mezze ali importanti. Per questo tipo di calcio serve qualcuno che salti l'uomo: Zuniga l'ho messo a sinistra perché in grado di saltare l'uomo, dunque ci occorre un destro, o meglio ancora uno che giochi su entrambe le fasce. Accorgimenti in difesa? Ho spostato Hamsik e Inler e quindi, avendo le punte in verticale, entrambi possono aiutare il reparto arretrato, soprattutto lo svizzero, che sarà lo scudo in più per i nostri difensori. Come ho visto Britos? Si pensava avesse caratteristiche per il nostro ruolo, ecco perché è venuto: l'anno scorso non è mai stato al top per problemi fisici, se non gli succederà nulla sarà titolare in questa stagione; deve solo ritrovare la migliore condizione, ci vuole tempo. E' giusto che De Laurentiis, esaltandosi, ci sia stimoli forti. Un conto, però, è arrivare primi, un altro è avere risposte tecniche: ognuno ha il suo ruolo, io penso come ho sempre fatto in carriera. Bariti e Fornito? Il primo ha giocato a Vicenza come esterno alto, bisogna vedere se è bravo sia a offendere sia a difendere; il secondo ha una forte personalità, mi ricorda molto Hamsik, ma è presto poter dire se è pronto per il grande salto in prima squadra. Prendere giovani forti per rimediare alla crisi? E' fondamentale che si parta tutti alla pari: ho sempre ragionato così, lavorando per la mia azienda. In questi anni abbiamo snellito una rosa che il primo anno partiva da 27/28 giocatori, la SSC Napoli ha portato avanti questa politica, l'importante è che ci sia sempre chiarezza. Donadel? Lo abbiamo preso perché pensavamo fosse utile, data l'esperienza in Champions con la Fiorentina; sta recuperando dall'infortunio, lo accoglieremo a braccia aperte come un nuovo acquisto, una volta ripresosi. Un attaccante in più? Se arrivasse, lo si vedrebbe in campo tre volte all'anno; lì in avanti la rosa è giusta ed è inutile prendere un attaccante in più e creare confusione, dacché Vargas e Insigne sono ritenuti validi, sebbene occorra vedere se essi siano adatti al progetto Napoli. Potrebbe essere giocoforza che in attacco almeno uno vada in tribuna; nel caso di Insigne e Vargas, qualora uno andasse via non sarà una bocciatura, ma un'esperienza altrove atta a maturarlo e a farlo tornare pronto. Ecco perché dico che la gestione dei giovani va fatta in maniera oculata".

V.G. (fonte: tuttomercatoweb.com)

Translate »