MAZZARRI: “GIUSTO IL TURN OVER, SE NON L’AVESSI FATTO AVREMMO RISCHIATO MOLTI INFORTUNI”; PANDEV: “CHI GIOCA ASSIEME DA TEMPO HA NECESSARIAMENTE PIU’ AUTOMATISMI”.

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Non c’è nulla da fare: è destino che il Chievo resti lo spauracchio del Napoli di Mazzarri. C’è però chi dice che il destino ognuno se lo costruisce da solo in un modo o nell’altro, e secondo una tale lettura il turn-over visto al Bentegodi potrebbe esser stato davvero troppo massiccio per una sfida ostica su un campo difficile, ma col senno di poi tutto è più semplice. Anche se i timori della piazza azzurra alla vigilia hanno a questo punto, sempre col senno di poi, trovato conferma.  “Il gol l’abbiamo subìto quando sono entrati tre titolarissimi”. Così Walter Mazzarri ha spazzato via ogni polemica circa il turn-over, o almeno ha tentato di farlo.  “Oggi era l’occasione buona per far rifiatare elementi importanti, e per gran parte della gara ci siamo comportati anche bene. Infondo certi cambi è giusto farli in sfide come queste, non posso tenere certo fuori Lavezzi e Hamsik conto il Milan. Il calcio è così, il gol è arrivato sull’unico errore di un nostro giocatore”. Il tecnico azzurro ha altri rimpianti: “Mi spiace per quello che è successo a Dossena. L’avrei fatto giocare al posto di Maggio che, come presumevo, è uscito malconcio perché fino ad ora le ha giocate tutte. Spero non si sia stirato. Comunque voglio fare i complimenti ai due argentini (Fernandez e Fideleff, ndr), hanno fatto un’ottima partita”. Mazzarri non crede che il suo Napoli sia stato poi così poco incisivo: “Ci è mancato il gol, abbiamo creato qualche buona occasione”. Chiusura sull’umore della piazza, che è noto essere molto altalenante all’ombra del Vesuvio: “Forse questa sconfitta è salutare. A me non piace mai perdere, ma se proprio doveva accadere meglio che sia successo oggi”.

Non ha proprio ben figurato al Bentegodi Goran Pandev, apparso ancora un po’ spaesato e in ritardo di condizione: “Ovviamente chi gioca da più tempo assieme ha necessariamente più automatismi, ma questo non significa che chi è sceso in campo non sapesse starci. Personalmente devo ancora trovare la condizione migliore”. Il macedone tuttavia non crede che il Napoli avesse meritato la sconfitta: “Peccato perché secondo me non abbiamo meritato di perdere . Ora però guardiamo a sabato perché c’è la Fiorentina, ed è  un campionato molto difficile”.

Soddisfatto del risultato il tecnico dei clivensi Mimmo Di Carlo, che ammette di aver richiesto nella ripresa qualcosa di diverso ai suoi uomini: “Venivamo da due buone gare, una persa e una pareggiata nonostante avessimo dominato. All’inizio avevamo paura delle ripartenze del Napoli, poi nel secondo tempo ho chiesto ai ragazzi una mentalità diversa e ci abbiamo provato”. Sul turn-over degli azzurri: “Vediamo anche chi il Napoli aveva in campo: Santana, Dzamaili, Mascara ed altri giocherebbero in molte squadre. Poi anche a noi mancava una pedina importantissima come Pellisier. Oggi per i partenopei è stata semplicemente una partita storta”. Sul campionato: “Questo Napoli lotterà comunque per il vertice insieme a Milan, Juve, Lazio e Inter”.

 

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