MAZZA E PANELLA

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Mazza e panella fanno i figli belli. Questo detto è vecchio come il cucco, tanto che non pochi educatori dell’ultim’ora inovvidiscono di fronte a cotanto ardire. Urlacci sì, magari anche qualche punizioncina ma con moderazione, hai visto mai che al bimbo scappa una lacrima. Ah, e panelle a profusione, ci mancherebbe altro.  Provate a dirlo a Delio Rossi, uno che per un’applicazione troppo ferrea di questo motto ha rischiato di perdere la faccia e la carriera.

Alzi la mano chi non ricorda l’incredibile sganassone che lo scorso anno Rossi rifilò in mondovisione allo sciroccato Ljajic, uno che definirlo naif sarebbe come dire che Sasha Grey è una ragazza un po’ spigliata. Apriti cielo, le scuse (sacrosante) del tecnico non bastarono a dirimere la questione. Esonero immediato ed infinita indignazione pubblica. Dodici mesi dopo il giovane serbo è ancora lì e si ritrova di fronte il suo “nemico”, che ora guida la Sampdoria. Per la serie la vendetta è un piatto che va servito freddo: un gol, un assist e tanto, tantissimo spettacolo, roba che ora già si grida già alla nascita di un fiore che proprio non voleva sbocciare. E in effetti il ragazzo sta proprio decollando. Preso dalla Fiorentina quando era un adolescente, a quasi 22 anni Adem sta vivendo il momento più brillante della sua carriera, con la prestazione di Genova che fa da ciliegina ad un mese strepitoso e lo ripropone alla grande come futuro top-player viola. Ora a Firenze perfino il probabile addio di Jovetic sta diventando un tantino più digeribile.

Vendetta, tremenda vendetta. Bravo Ljajic che ha dato al violento precettore ciò che meritava. Chissà che soddisfazione per il giovanotto, rispondere sul campo a colui che tanto lo aveva vessato lo scorso anno fino a mettergli le mani addosso. La dimostrazione che i metodi della nonna sono superati, la sconfitta del cattivone Delio contro la stella che finalmente ha iniziato a splendere. Eppure magari un giorno il ragazzo ripenserà al “vecchio di m…” un po’ burbero che in quel folle pomeriggio di maggio stava per cambiargli i connotati con un cazzottone. Se è intelligente ci ripenserà e capirà che forse è stata proprio quella tranvata a cambiargli la vita e a disporlo meglio verso i saggi consigli di mister Montella. Che sicuramente spinge alla riflessione più un ceffone che una coccola gratuita.

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