MALFITANO:"MAZZARRI PRIMA DI DIRE SI AL NAPOLI ATTENDE SE PUO’ ANDARE ALLA ROMA O ALL’ INTER"

Presente e futuro del Napoli: sono questi gli argomento che abbiamo discusso con il responsabile della redazione di Napoli della Gazzetta dello Sport, Mimmo Malfitano. Probabilmente, l'aria di cambiamento che tira nell'ambiente accentua il moltiplicarsi di voci che girano intorno al mercato che il club starebbe progettando per la prossima stagione.

Partiamo dal presente. Con il successo sull'Atalanta, il Napoli è davvero uscito da questa crisi?

"Bisogna aspettare la trasferta di Torino per capire se quella con l'Atalanta sia stata semplicemente una vittoria episodica o rappresenti il punto di svolta della stagione. Solitamente, le squadre allenate da Mazzarri con l'avvento della primavera ritrovano la condizione e la forma che le caratterizzano, dando vita ad un finale di stagione sempre intenso."

– A proposito proprio di Walter Mazzarri, sarà riconfermato la prossima stagione?

"Credo che questa sia una scelta più del tecnico che della società. Ho l'impressione che stia aspettando le offerte di Inter e Roma che, nonostante il lavoro di Stramaccioni e Andreazzoli, non sembrano volerli riconfermare anche la prossima stagione. Qualora Mazzarri non ricevesse proposte vantaggiose, prenderà in considerazione l'ipotesi di un nuovo accordo con il Napoli."

Mazzarri è stato criticato pèer aver concesso, finora, poco spazio ad Insigne, preferendogli Pandev: è un atteggiamento corretto?

"Io condivido la scelta dell'allenatore, perchè Pandev è un calciatore con esperienza internazionale e di caratura tecnica eccezionale, tra i migliori del nostro campionato. Nonostante sia discontinuo, si è visto quanto sia determinante il suo apporto, anche nella gara con l'Atalanta. Insigne è un ragazzo talentuoso, ma la serie A è tutta un'altra cosa rispetto alla B. Per me, l'allenatore fa bene ad aspettare che raggiunga la piena maturità cosa che potrebbe già verificarsi la prossima stagione."

– Però il Milan lancia El Shaarawy, Niang e De Sciglio, la Juventus punta su Pogba, la Roma si affida a Florenzi e Marquinhos…

"A differenza di questi calciatori, Insigne non mi sembra ancora pronto per questo campionato. Al di là delle potenziali tecniche del ragazzo, che sono indiscusse e manifeste, dovrà raggiungere la maturità anche sul piano caratteriale."

Chi non è in discussione, invece, è Cavani. Quanto è realmente dipendente questo Napoli dall'uruguaiano?

"Vi dipende del tutto e non lo dico io di certo, ma i numeri. Cavani non segna, il Napoli non fa risultato. Non è un caso che col ritorno al gol di Edinson siano tornati anche i tre punti."

– Purtroppo sembra sul piede di partenza, però.

"Senza dubbio, come ad ogni altro calciatore, è attratto dalla Premier e dalla Liga. Se arrivassero concrete offerte che soddisfino prima di tutto le richieste di De Laurentiis dalla Spagna o dall'Inghilterra, non è così difficile che faccia le valigie. Alla luce soprattutto di quanto accaduto di recente a proposito della sua vita privata.

– Parte Cavani, chi potrebbe essere il futuro centravanti azzurro?

"Io prenderei Leandro Damiao. E' un centravanti duttile come richiede il calcio moderno, giovane (24 anni a luglio, ndr) e ha già dimostrato di avere tutto ciò che gli serve per confrontarsi con una realtà impegnativa come il campionato italiano. Alle Olimpiadi di Londra ha impressionato molto."

– Se Cavani va via, nelle casse azzurre entreranno circa 63 milioni, che certamente andranno investiti. Come?

"Oltre ad un attaccante, con tutti quei soldi si può rifare una squadra. Ci sono giocatori che a mio parere sono stati spremuti al massimo, come Maggio, Zuniga e Dzemaili. Tolto ipoteticamente da questa somma il costo del cartellino di Damiao, si possono acquistare tre se non quattro elementi di livello importante, magari uno per reparto con priorità a centrocampo, dove prenderei un metodista con le caratteristiche di Pizarro. Il problema di questi top player è che hanno ingaggi che spesso non rientrano nei parametri del tetto imposto da De Laurentiis."

– Non potrebbe essere proprio questo tetto ingaggi voluto dalla società un freno per le ambizioni del Napoli?

"Assolutamente si. Il Napoli non ha mai avuto un organico in grado di poter dare certezze per quanto riguarda il campionato. A tal proposito, basti pensare che il Milan a gennaio con 20 milioni di euro rateizzati in 6 anni, quindi una spesa di cartellino tutto sommato accessibile, si è rinforzato con Balotelli che ha lanciato la rincorsa dei rossoneri, mentre il Napoli ha preso Calaiò."

– Mancano solo 9 giornate alla fine di un campionato di cui sembra già chiaro l'epilogo.

"La Juventus ha un vantaggio troppo consistente per farsi scappare lo scudetto. Il Napoli deve tenersi stretto questo secondo posto che gli permetterebbe il ritorno in Champions senza passare per i preliminari, che anticipano l'inizio della stagione: una vera e propria noia per le vacanze e la preparazione atletica dei calciatori."

– La tua favorita per questa Champions League, visto che siamo in argomento.

"Per me, questo è l'anno del Real Madrid. Con un campionato ormai quasi del tutto fuori dalla portata delle merengues, possono concentrarsi sull'Europa, vista anche la benevolenza del sorteggio. La Juventus ha le possibilità concrete di arrivare in semifinale e sarebbe già un traguardo altissimo, considerate le condizioni in cui versava la squadra (due settimi posti, ndr) prima dell'arrivo di Conte."

Per chiudere, abbiamo individuato un successore a Cavani, ma adesso bisogna trovarne uno a Mazzarri, qualora andasse via.

"Con Mazzarri si chiuderebbe un ciclo. A quel punto, ci vorrà un nuovo progetto. Se la società decidesse di puntare sui giovani, richiamando quindi Ciano, Maiello, Uvini, Vargas, Fernandez, allora un allenatore altrettanto giovane ma che ci sappia fare come Pioli mi sembra il più indicato. Se invece si decidesse di iniziare un progetto vincente a breve riuscita con investimenti importanti, allora vedrei bene Spalletti come nuovo tecnico."

– Quale delle due soluzioni consiglieresti al presidente?

"La seconda, ovviamente: Napoli deve tornare a vincere, adesso che ha i mezzi per farlo."

Ed effettivamente sarebbe anche il caso.

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