Malcuit: “Infortunio e lockdown da solo, che incubo. Resto e mi godo Gattuso”

Poco prima il match di Barcellona, Kevin Malcuit aveva confidato all’Èquipe le sue sensazioni dopo il recupero dal grave infortunio al ginocchio.

“Rientrare in gruppo è stato un sollievo – aveva detto Malcuit a l’Èquipe prima di Barcellona-Napoli – ho passato momenti duri, tra cui il lockdown da solo a Napoli. I fisioterapisti non potevano nemmeno venire a casa mia per lavorare con me e io non avevo a disposizione l’occorrente per recuperare. Ho perso due mesi, ma alla fine è andato tutto bene. Sono anche rientrato in campo contro l’Inter. Prima di fare il mio ingresso sul terreno di gioco avevo paura. Mi sono toccato il ginocchio 5 volte. Ma al primo controllo di palla è andato tutto liscio”.

“Ho scelto di farmi seguire dal Napoli dopo l’operazione, perché avevo visto il lavoro dello staff medico con Insigne, Milik e Ghoulam. I miei compagni mi sono stati vicini, consigliandomi di prendere tutto il tempo necessario per guarire”.

Fantastico pure il rapporto con Gattuso:

“Appena arrivò mi diede uno scappellotto dietro la testa – aveva raccontato Malcuit prima di Barcellona-Napoli – è un allenatore molto preparato. Grazie a lui abbiamo vinto la Coppa Italia. A Napoli c’è stata una grande festa, nonostante l’emergenza Coronavirus. Covid o no, avevamo pur sempre vinto contro la Juve”. Nessun dubbio sul futuro: “Nel mio ruolo c’è concorrenza, ma voglio restare a Napoli e conquistare un posto in nazionale”.

Francesco Reale

Mi chiamo Francesco Reale, sono nato a Napoli ed ho 22 anni. Mi sono diplomato all’I.S.S Giancarlo Siani di Napoli ed attualmente frequento il terzo anno di università, presso la Federico II di Napoli, alla facoltà di lingue, culture e letterature moderne europee.

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