MAGGIO: “OCCHIO AL MARSIGLIA. COME ESTERNO BASSO MI TROVO BENE”. BENITEZ: “NIENTE CALCOLI: CON I FRANCESI DOBBIAMO VINCERE!”

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Un occhio grande alla Champions, alla sfida col Marsiglia, contro un avversario ancora in difficoltà ma da non sottovalutare assolutamente. E un altro, un po’ più piccolo, ad Arsenal e Borussia Dortmund. Senza pensare alla Juve o quasi. E senza dimenticarsi degli infortunati, in primis Zuniga e Mesto. Eccoli, Rafa Benitez e Christian Maggio. Per l’esterno, sia in Europa che in Italia, si profilano settimane difficili: il colombiano è ancora ai box e il pugliese ne avrà per quattro mesi. Tuttavia l’ex doriano sa perfettamente delle responsabilità che lo attendono, dedicando un pensiero soprattutto a Mesto. E non lesina considerazioni sul ruolo di esterno basso a cui ha dovuto adattarsi in questi mesi, sostenendo di trovarsi bene. La sua testa è al Marsiglia, e in second’ordine alle altre avversarie Champions. Per la Juve c’è tempo.

Christian, qual è il pericolo che maggiormente ti aspetti da questa partita contro il Marsiglia?

“Credo che il pericolo più grande sia quello di sottovalutare questa squadra; all’andata il Marsiglia ci ha messo in difficoltà negli ultimi minuti e in rosa ha molte individualità, anche se stavolta avremo il fattore campo, con i tifosi dalla nostra parte. Per noi vincere sarebbe il massimo”.

Tu hai già giocato la Champions col Napoli due anni fa, perdendo solo una volta. In due anni la squadra è cresciuta. Vedi un Napoli diverso? Quanto siete maturati?

“La società ha grande ambizioni, lo si è visto in questi ultimi anni, sono stati presi giocatori importantissimi ed è giunto uno degli allenatori migliori d’Europa: c’è voglia di fare bene. In Champions siamo in un girone competitivo, ma stiamo dando il massimo. Ci sono elementi d’esperienza in rosa, abbiamo desiderio di mostrare il nostro valore in Europa, ma anche in campionato”.

Domani il Marsiglia e domenica la Juventus. Volete fare la voce grossa in questa settimana cruciale per voi?

“Al momento pensiamo a domani, a quel che sarà dopo il Marsiglia ci penseremo. Per ora riflettiamo solo sui francesi e sul fare bene il nostro girone, pur sapendo che non è facile”.

Pur essendo titolare in Nazionale come esterno destro a 4, c’erano dubbi sulla tua resa a Napoli in questo ruolo. Hai dubbi su questo nuovo compito?

Mi trovo bene in questo ruolo, ho avuto la fortuna di giocarci in Nazionale. Non è stato facile all’inizio, specie perché per anni ho giocato a Napoli con una difesa a 3. Devo capire ancora qualche movimento, nonché qualcosa in fase difensiva. Però sto migliorando, anche grazie all’aiuto dei compagni”.

Chi sono gli attaccanti più pericolosi dell’Olympique?

Ce ne sono un paio. Il più pericoloso è certamente Valbuena, un giocatore bravo a esprimersi tra le linee e con delle qualità importanti. Ci potrebbe mettere in difficoltà, è davvero il più pericoloso: dovremo fare molta attenzione”.

In questo girone avete a che fare contro Arsenal e Borussia Dortmund. Quale di queste due squadre ritieni sia la più forte?

“Molto difficile dirlo. Certamente trattasi di due squadre molto importanti. I Gunners sono sempre abituati a passare il turno, i tedeschi sono arrivati in finale l’anno scorso. Fin dall’inizio è stato difficile per noi, eppure in Champions abbiamo sempre cercato di dare il massimo. Per ora pensiamo a noi stessi, a fare bene contro il Marsiglia, poi penseremo al Dortmund e all’Arsenal”.

In campionato siete secondi e in piena corsa in Europa grazie anche al turnover. Sulle fasce siete disponibili solo tu e Armero: sarà pesante stare senza alternative in quella zona del campo?

“Questa domanda dovreste farla a Benitez. Abbiamo la fortuna di avere molti giocatori usati in queste due partite; Uvini, per esempio, col Catania ha fatto bene come terzino: abbiamo un uomo in più. Ci sono molti elementi duttili, e per noi sarà importante per le partite difficili che affronteremo. Certo, nell’arco di un’annata ci possono stare gli infortuni; spero che Mesto, per cui mi dispiace molto, e Zuniga recuperino presto. Però, ripeto, abbiamo alternative molto utili”.

 

Si mostra altrettanto sicuro il mister, che parla poco dopo. Si concentra prettamente sull’impegno contro i francesi, dando a intendere che per l’impegno europeo conta solo vincere, senza fare soverchi calcoli. E in merito all’infermeria non vuota, confessa di essere preoccupato, ma confida nello staff medico. E in coloro che, tra i disponibili, possono sempre rendersi utili alla causa.

Mister Benitez, parlando di turnover, in attesa del match con la Juve come verrà attuato? E come sta fisicamente Higuain

“Noi cambiamo i giocatori a ogni partita se ne abbiamo bisogno: ognuno è disponibile. Chi giocherà domani potrebbe essere presente in campo anche a Torino. Higuain sta migliorando ogni giorno; ora è all’80%, però a ogni allenamento si vede che è in via di miglioramento”.

12 punti potrebbero anche non parlare per passare il turno in Champions, come lei ha detto. Quanto sarà importante non avere lo stadio vuoto contro l’Arsenal e fare attenzione alle direttive imposte dall’UEFA in merito all’ordine pubblico al San Paolo?

“Abbiamo deciso di concentrarci sul Marsiglia, poi vedremo che faranno le altre e torneremo eventualmente a fare calcoli. La società ha già detto ai tifosi di rispettar le regole previste dall’UEFA; e lo dico anche io, perché con l’Arsenal potrebbe essere decisiva e avremmo bisogno del pubblico. Se il pubblico non commettesse infrazioni, sarebbe il segnale che non solo i tifosi, ma anche la società, hanno compiuto una crescita”.

Il processo di crescita del Napoli sta andando veloce; secondo lei è facilitato dal fatto di affrontare avversarie quotate nel proprio girone?

“Avrei preferito un girone più facile, ma è andata meglio così. La Champions è sempre difficile, ma andando avanti si ha sempre la possibilità di migliorare. Tempo non ne abbiamo per preparare sfide come quella di domani. Proseguiamo il nostro lavoro, e ripeto: l’ultimo match con l’Arsenal sarà decisivo. Vedremo come andrà”.

Lei dice che il Napoli è ancora al 75%, che serve per raggiungere quel 25% che ancora manca alla sua squadra?

Io credo che la chiave sia proprio la coesione, l’equilibrio. Di una squadra che fa bene in attacco e difesa si può dire che sia equilibrata. Ma per fare sì che tale coesione sia raggiunta da noi occorre ancora un po’ di tempo”.

Per quanto concerne la classifica del gruppo, c’è un totale equilibrio tra le tre di testa. C’è però uno svantaggio per il Napoli, concernente la differenza reti. Ha chiesto ai suoi giocatori di migliorare questo gap?

No! Ho detto ai miei giocatori di vincere, e basta. Se la partita va bene, noteremo questo aspetto. Ma la priorità e vincere la partita. Dopo faremo i calcoli

Secondo lei è più difficile passare il girone di Champions o avere la meglio nella corsa-scudetto?

La Champions è molto differente: sono sei partite nel girone. In campionato invece hai tante partite per diversi mesi. Vincerlo è più difficile, ma anche in Europa la difficoltà non diminuisce”.

Che Marsiglia si aspetta domani?

E’ una squadra che ha qualità specie nei singoli, ma anche fisicamente. Ora non hanno fiducia in loro stessi, ma restano sempre una buona compagine. Molti si aspettano una nostra vittoria facile e loro sconfitti perché in crisi, invece noi dobbiamo impegnarci e fare ogni sforzo per batterli, perché l’OM, ripeto, resta comunque un ottimo team, specie nelle ripartenze”.

Lei dice sempre che il Napoli cresce. Forse in questa squadra manca la cattiveria. Che serve alla sua squadra per non addormentarsi quando è avanti, ad esempio, di 2-0?

"In Inghilterra si parla calcisticamente di cattiveria, per indicare quella che è voglia di vincere, cattiveria agonistica, passione: è un aspetto fondamentale in questo sport, e noi stiamo lavorando per migliorare in questo. Ma, come dico sempre, è questione di tempo affinché i miei giocatori migliorino in ciò. I miei giocatori, mentre io gestisco la squadra, devono pensare a fare sempre meglio, a essere anche più aggressivi”.

Gli infortuni che si stanno verificando nel reparto difensivo la preoccupano?

“Mi preoccupa sempre avere giocatori infortunati, specie quando hanno danni al ginocchio. Ma ho fiducia nello staff medico, aspetto il ritorno di Mesto e Zuniga. E Uvini ha fatto bene giocando in difesa. Faremo attenzione con gli elementi che abbiamo a lavorare affinché essi possano svolgere un ruolo diverso da quello a cui sono abituati”.

Alla fine del match all’andata, Baup disse che lei è la sua bestia nera: potrebbe essere uno stimolo per lui? E vincere domani assicurandosi se non altro l’Europa League sarebbe già un risultato importante per il Napoli?

"Ho sempre pensato che l’allenatore può aiutare la squadra a vincere. In tal caso, si vince perché la squadra è superiore, non per merito del tecnico. Se vincessimo contro il Marsiglia e garantirci almeno l’Europa League sarebbe comunque importante per noi restare a giocare in un contesto continentale, anche se non in Champions. Fermo restando che la Champions c’interessa maggiormente”.

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