Lozano: Aspettative VS Realtà


 

Soprannominato ‘Chucky’ è considerato una delle promesse del calcio mondiale: parliamo del messicano Hirving Lozano, in forza al Napoli dalla scorsa estate.

Il calciomercato estivo è stato all’insegna della rincorsa a nomi più o meno grandi da parte del Napoli, a cominciare da quel treno per Yuma che sembrava destinato ad arrivare a Piazza Garibaldi per finire con Mauro Icardi approdato poi a Parigi.

Quasi in sordina arriva il messicano Lozano, acquisto tra i più onerosi nella storia del club, giunto per volere di Carlo Ancelotti e fatto passare come panacea per tutti i mali del Napoli.

Una squadra, quella azzurra, che di certo non deficitava sul piano dell’attacco: Callejon il solido, Mertens la furia e Insigne capitano sono stati una garanzia nell’era sarriana e non avevano fatto sfigurare nemmeno Ancelotti al suo primo anno.

Tuttavia la piazza chiedeva una scossa, l’attaccante da trenta goal sbandierato a Dimaro da una certa stampa e invece arriva Hirving Lozano.

Il messicano per caratteristiche naturali sarebbe il sostituto di Insigne e forse è da qui che sono cominciati i problemi per Carlo Ancelotti – e per la società – perché spendere tanti soldi per uno che deve e sa giocare a sinistra significa delegittimare della sua importanza il frattese. Lozano si presenta con un goal alla Juventus, in quella partita di inizio autunno che diciamola tutta ha marchiato in quanto a sfortuna un po’ tutto il girone di andata per gli azzurri. Poi scompare.

Evanescente come attaccante, fuori ruolo e fuori contesto in più della metà delle partite che lo si è visto giocare.

Forse la sua gestione – o proprio la scelta di volerlo a tutti i costi senza saperne poi che fare – è stata una delle motivazioni della lenta debacle del Napoli e di Carlo Ancelotti, forse il suo arrivo prevedeva i saluti di Lorenzo Insigne al pubblico di casa sua.

Sono molte le domande che si trascina dietro questa squadra, molti i punti interrogativi da trasformare in risposte e tra queste c’è Hirving Lozano.

È valso il proverbiale “prezzo del biglietto”?

A conti fatti la risposta più facile da fornire sarebbe negativa ma il punto è che i conti nella stagione del Napoli non sono ancora chiusi: c’è un nuovo ragioniere, Gennaro Gattuso, chiamato a fronteggiare la gestione delle risorse fisiche e mentali fatta da chi l’ha preceduto.

Per il Napoli i conti sono ancora aperti e sarebbe troppo facile e di cattivo gusto affibbiare le colpe unicamente a chi c’era in panchina e ha pensato che in mancanza d’alternative un’ala sinistra potesse fare la prima punta.

Bisogna aspettare, aspettare per capire che volto prenderà la seconda metà del campionato. Aspettare soprattutto il responso di Gennaro Gattuso, chiamato ad infondere grinta e voglia di crederci in un gruppo smarritosi nei meandri delle proprie paure e di moduli e schemi tattici senza un filo logico per più di due partite di seguito.

A maggio l’attesa finirà e le risposte arriveranno tutte, anche quelle su Hirving Lozano giovane promessa del calcio mondiale arrivato in un campionato difficile come quello italiano e senza nemmeno troppo supporto tecnico ed emotivo.

Giungeranno le risposte anche su questo acquisto così oneroso che ad oggi a molti tifosi ricorda l’Edu Vargas di qualche anno fa: top o flop la primavera ce lo dirà, ora come ora resta un oggetto misterioso in un pacco mai realmente scartato, starà a mister Gattuso rompere la scatola e capire se il messicano potrà correre, sudare, conquistarsi a morsi un posto in squadra e magari da figlio di un paese del Sud sostituire un giorno il figlio di Partenope sulla fascia sinistra.

Gabriella Rossi

Laurea Triennale in Lettere Moderne conseguita presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, laureanda magistrale Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Mi diverte molto la fotografia, scrivere, andare ai concerti , viaggiare e ovviamente tifare Napoli.

Translate »