L’ORGANIGRAMMA DI DE LAURENTIIS
Ritmi soft hanno condito il saluto dell’infaticabile ex direttore, congedatosi nel Centro di Castelvolturno in classico stile perbenistico. L’ultimo atto di Marino ha confermato le ragioni di De Laurentiis, adoperatosi con colpevole ritardo. L’organigramma fantasma del suo Napoli portava sempre e solo il nome di Marino, affiancato da pochi collaboratori che non davano fastidio, messi lì a posto, qualcuno con esperienza nel settore, altri scelti direttamente dalle curve del San Paolo. “Giusto farmi da parte, il presidente ha idee innovative diverse dalle mie”. Marino avrebbe proseguito a comportarsi da “dittatore antipatico, perché questo serve a Napoli”. Bah! Non è più l’epoca dei finti organigrammi e dei progetti condivisi solo a parole, ma di una struttura seria e ramificata in grado di gestire un club che intende macinare vittorie e incassi nel moderno calcio business. L’azienda Napoli sta prendendo corpo negli uffici romani di De Laurentiis, ognuno avrà un compito, altre teste cadranno, serve competenza e professionalità in ogni settore. Divisione dei ruoli, specializzazione e confronto, spalle forti e nessuna manìa di protagonismo. Tanto lavoro c’è da fare, quasi ricominciare daccapo. E con più gente a spartirsi il lavoro, si potrà avere anche il tempo di leggere il libro che Marino ha promesso di scrivere su questi 5 anni di Napoli. Sempreché mantenga la promessa…