Lo Zibaldone Azzurro : Milan-Napoli dalla A alla Z!
Tutto (o quasi) quello che è successo dalla conferenza pre-gara al post-partita lettera per lettera.
Allan, inserimento mode-on sempre attivo per il brasiliano. Ha segnato più in due mesi a Napoli che in tre anni a Udine.
Bonaventura, il migliore certamente per il Milan. Che bel giocatore!
Callejon, ragazzi, non è un robot, e c’è da capirlo. Fa più chilometri lui in una partita che voi quando partite per le vacanze, ogni tanto un po’ di pausa è comprensibile.
Drone, e c’era che diceva che non serviva! Comunque, con o senza riprese, sta difesa funziona che è un piacere!
Ely, Hoedt, e compagnia. Tutti ‘sti ragazzi quando incrociano Insigne e Higuain vanno un tantino in confusione. Consiglio ai prossimi tecnici che affronteranno il Napoli : va bene la fiducia, ma con quei due lì davanti, sarebbe meglio la prudenza.
Faouzi, questo devono averlo clonato correggendogli i difetti in fase difensiva, altrimenti non si spiega. O forse si, ma non ditelo a quelli che non credono nel lavoro settimanale, nel sudore e nel drone.
Gioco, chiaro, limpido, pulito, preciso, puntuale. E’ un Napoli che sa quello che fa, e lo fa nella maniera migliore possibile.
Higuain, vero è che non ha fatto gol, ma si porta dietro la difesa aprendo lo spazio per Allan, scambia con Insigne, si procura la punizione che Lorenzo mette dentro, e costringe Ely all’autogol. Praticamente solo per i tabellini e le statistiche non è andato in rete.
Insigne, le famose luci a San Siro le accende lui. Ispira, inventa, fa doppietta, e si prende la standing ovation quando cala il sipario al momento dell’uscita dal campo.
Litigio, Sinisa va da Rizzoli come se volesse prenderlo a testate, il fischietto di Bologna perde anche l’ultima dose di colore presente in faccia.
Mihajlovic, fortuna che non ha sfruttato la conoscenza dei punti deboli azzurri. Chissà, ieri sera avrà annotato anche quelli della sua squadra.
Numeri, che venivano ricordati quando le cose andavano male, e vanno ricordati anche ora. Una sola sconfitta, il 23 di agosto. Cinque vittorie nelle ultime sei, 18 gol fatti, uno solo subito.
Ondata, quando gli uomini di Sarri attaccano assumono le sembianze di uno tsunami. #travolgenti
Pepe, non si vede, ma c’è sempre. Una parata, un solo intervento, sullo 0-2 : parata importante, dopo 5 minuti Insigne chiude la pratica.
Quadretto, bellissimo, quello tra Higuain e Sarri; Gonzalo non lo avrebbe digerito il “toscanaccio”, ricordate?
Record, non li fanno solo gli altri. 0-4 a San Siro contro il Milan, come non era mai accaduto. Avanti così!
Sarri, “un” s’è capito ancora se le sigarette le fuma o le mangia. Chi si sta mangiando, certamente, sono tutti quelli che, in maniera faziosa e frettolosa, l’hanno messo alla gogna in meno di un mese su questa panchina.
Testa, quasi ce la rimette Hamsik dopo un calcione del compagno di nazionale Kucka. Amici, quasi.
Ustione, Diego Lopez ci prova appena a deviare il proiettile di Lorenzo, ma si brucia i guantoni e lascia andare via la palla. Scherzi a parte, non irreprensibile l’ex Real Madrid in questa circostanza.
Valdifiori, Sarri continua a spiegare che non ce l’ha portato lui qui, ma poco importa. Con questo Jorginho si possono dormire sonni più che tranquilli. E poi, tanto per essere chiari, Mirko ha dato netti segnali di ripresa a Varsavia.
Zero, il conto delle reti subite ieri. Come contro il Brugge, contro la Lazio, contro il Carpi, contro il Legia. Su 9 uscite ufficiali, cinque sono finite senza subire gol.