Lo Zibaldone azzurro: Bologna-Napoli dalla A alla Z

Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto.

Albiol-Annoveriamo anche lui tra i protagonisti del match:leader maximo della nostra difesa, elemento imprescindibile per questa squadra; in circostanze complicate spazza sempre via il pallone non badando all’estetica.

Beceri i cori dei tifosi bolognesi che ci augurano di essere lavati dal Vesuvio: al campo l’ardua sentenza, i felsinei vengono purgati con ben 7 gol. Di che parliamo…

Callejon-5 minuti di follia allo stato puro per lo Spagnolo: provoca il rigore con un ingenuo fallo di mani e commette un clamoroso fallo di reazione scalciando da terra Nagy. Probabilmente voleva un pò di riposo in vista del Real Madrid e non ha trovato altro rimedio se non quello di farsi espellere. Dopo 113 partite consecutive, finalmente staccherà la spina anche Josè.

Diametralmente opposte le partite contro Palermo e Bologna: brutti, impacciati e caotici contro i rosanero, tremendamente belli e impetuosi contro i felsinei: perchè Napoli?

Elastici tatticamente-Dopo il rosso a Callejon, si passa al 4-4-1 ma il gioco è comunque sublime e ogni calciatore si trova a meraviglia con i propri compagni: VARIANTE TATTICA TANTO AUSPICATA.

Figuracce a non finire-Roberto Donadoni nel post-partita dovrebbe riflettere a lungo, interrogarsi sul perchè di questa fragilità mostrata dai propri uomini, dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e invece si cela dietro l’espulsione di Masina:poco elegante mister!

Goduria per i palati fini di tutti gli spettatori del Dall’Ara: il Napoli non sazia mai e offre un banchetto di lusso:ben 7 porzioni di ragù fornite gentilmente dai cuochi azzurri. Altro che MasterChef.

H-Tanto per cambiare, Marek Hamsik. Tripletta per lo slovacco che diventa così il secondo miglior marcatore della storia partenopea: siate felici, la storia sta per essere riscritta, la storia porta il nome di Marek Hamsik ed è un’emozione unica vederlo giocare in questo modo.

Iniezione di fiducia in vista del periodo cruciale tra Febbraio e Aprile: il Napoli quando vuole sa essere un gruppo di tutt’altra categoria:un messaggio alla squadra “mettetevi in testa che il vostro peggior avversario siete voi stessi!”

Lezione di calcio inflitta agli uomini di Donadoni che sono stati praticamente surclassati dalla valanga azzurra scatenatasi su Bologna ieri sera.

Mertens- 3 gol anche per lui, come se non bastasse si toglie anche lo sfizio di diventare almeno momentaneamente il capocannoniere della Serie A. Ma dove vuoi arrivare Dries?

Nove marcature in campionato per Marek che nel ruolo di mezz’ala riesce ad esprimersi al meglio. Il merito va dato anche a Maurizio Sarri che è riuscito a collocare il nostro capitano in una posizione nevralgica del campo, in cui fornisce assist e segna a raffica.

Ora pensiamo al Genoa, poi c’è una grande sfida col Real. Queste le parole del numero 17 al termine della gara, è il segnale che va trasmesso al resto del gruppo. Partita dopo partita dobbiamo provare a costruire qualcosa di importante perchè ne siamo in grado.

Pelo nell’uovo- Il gol di Torosidis, frutto di una distrazione di troppo della difesa, non è la prima volta. Non vanno commesse tali ingenuità.

Quattro vittorie e un pareggio nell’anno solare. 13 punti su 15, bottino pieno in trasferta. La strada è tracciata, pronti a correre.

Record- 55 gol in 23 partite nessuno mai era riuscito a segnare, per la prima volta nella storia del club vengono siglate 7 reti in trasferta. 2 triplette per Hamsik e Mertens, 17esimo risultato utile consecutivo. Forse anche in casa delle merengues non si dormono sogni tranquillissimi.

Sarri- Prepara la partita in modo ineccepibile. Anche lui resta sempre sul pezzo e lo si capisce dopo il gol di Insigne, quando entra come una furia in campo e richiama l’attenzione dei propri uomini. Così va bene mister, sii anche tu il nostro condottiero.

Turbinio di emozioni che si susseguono nel corso di tutti in 90 minuti. Non c’è tempo per rilassarsi, ogni minuto una palla-gol, qualcuno dopo la partita avrà dovuto ricorrere al ricovero per stato di shock!

Unico a salvarsi tra le fila dei felsinei è Ladislav Krejci che propizia il gol del Bologna e crea qualche difficoltà alla retroguardia partenopea.

Verdi- Entra quando la gara è ormai compromessa e non riesce minimamente ad incidere. Gli emiliani attendono con ansia la miglior condizione fisico-atletica dell’ex pupillo di Sarri; senza di lui sono guai seri.

Zielisnki- Quando gioca Piotr è tutt’altra musica. 2 assist, percussioni interminabili e qualche chiusura degna di nota. Il Polacco è davvero un rischio, ma chiudiamolo in una sfera di cristallo. Non si tocca!

 

 

 

 

 

 

 

 

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