LAZIO-NAPOLI 2-0, PRIMO KO AZZURRO IN TRASFERTA

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Lazio (4-2-3-1): Muslera, Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu, Brocchi (38' Matuzalem), Ledesma, Zarate, Hernanes, Mauri (73' Bresciano), Floccari. A disp. Berni, Diakitè, Garrido, Matuzalem, Bresciano, Foggia, Rocchi. All. Reja

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis, Grava (62' Sosa), Cannavaro, Campagnaro; Maggio (55' Zuniga), Pazienza, Yebda, Vitale; Hamsik (79' Dumitru), Lavezzi; Cavani. A disp. Iezzo, Santacroce, Cribari, Blasi, Zuniga, Dumitru, Sosa. All. Mazzarri

Arbitro: Bergonzi di Genova

Reti: 14' Zarate, 61' Floccari.

Ammoniti: 57' Grava, 69' Campagnaro, 87' Sosa.

Recupero: 3' p.t, 3' s.t.

Note: Stadio Olimpico di Roma, tempo soleggiato con temperatura di 17 gradi.

Nella cornice di uno Stadio Olimpico insolitamente spoglio per il big-match della dodicesima giornata, un Napoli incerottato è costretto ad inchinarsi alla Lazio che, aiutata dagli episodi e trascinata da un Maurito Zarate in condizione strepitosa, si impone per 2-0 senza fare nulla straordinario. O quantomeno niente in più degli uomini di Mazzarri, fatta eccezione per le due reti, giunte più per episodi che non figlie del bel gioco. Sfuma così il sogno per gli azzurri di conquistare la vetta della classifica, almeno fino al derby della Madonnina in programma alle 20:45. Ma non finisce qui, perché con la sconfitta di oggi si sgretolano anche gli altri due record tanto conclamati in questi giorni: il Napoli non è andato a segno per la prima volta in questa stagione, e ha subito la prima sconfitta in trasferta. Per la pace degli amanti della statistica e dei tirapiedi di sorta.

LA PARTITALa sfida inizia con le due formazioni che si studiano, con un atteggiamento di attesa reciproca. Bisogna pazientare sette minuti per la prima conclusione, con Lavezzi che controlla al limite dell'area un lungo rinvio di De Sanctis, si libera e calcia con Muslera che controlla facilmente. Due minuti più tardi è la Lazio a farsi pericolosa con Zarate: Campagnaro gli ruba il tempo all'ultimo istante, ma il gioco era fermo per un controllo di mano da parte dell'attaccante biancoceleste. I padroni di casa prendono il pallino del gioco, mentre gli azzurri provano a pungere in contropiede, ma al 14esimo l'intuizione di Reja di schierare Zarate come prima punta è premiata con la rete del vantaggio: verticalizzazione del centrocampo laziale, difesa del Napoli che sbaglia il fuorigioco e l'attaccante argentino si inserisce tra Grava e Cannavaro, trafiggendo De Sanctis. Dubbi circa un possibile fallo di mano da parte di Zarate, che le immagini tv sembrano confermare, ma che in ogni caso resta un episodio di difficile valutazione da parte di arbitro e assistente, dunque 1-0 Lazio. Gli uomini di Mazzarri non si scompongono, e dopo aver sofferto per alcuni minuti la padronanza territoriale dei biancocelesti cercano con insistenza il pareggio: al 28esimo forcing azzurro con Hamsik, Yebda e Lavezzi che nella stessa azione fanno paura alla Lazio. E proprio il Pocho conclude il tris con un incredibile incrocio dei pali. Il Napoli pressa e arriva di nuovo vicino alla rete con un cross di Vitale sul quale  però nessun compagno riesce intervenire in area. I pericoli per gli ospiti vengono tutti da Zarate, che in un azione fotocopia di quella del gol, ma stavolta sul lato opposto del fronte d'attacco, manca il raddoppio. La squadra di Mazzarri cresce d'intensità e mette sotto pressione la Lazio, che ora si trova costretta a giocare di rimessa. Al 42esimo magia di Lichtsteiner sul fondo, ma il suo cross termina tra le braccia di De Sanctis. Sul capovolgimento di fronte un invito di Cavani non è raccolto in area da nessun azzurro, e pochi secondi dopo lo stesso uruguaiano non arriva su una bella verticalizzazione di Lavezzi. Il primo tempo si chiude dopo oltre 3 minuti di recupero e con un calcio d'angolo palesemente non concesso ai partenopei. I secondi 45 minuti iniziano così come si erano conclusi i primi, con il Napoli che cerca di fare la partita e la Lazio che si copre bene e cerca di pungere in qualche spazio lasciato inevitabilmente aperto dagli azzurri. Segue una fase di gioco abbastanza confusa, con qualche imprecisione di troppo da una parte e dall'altra, ma dove i biancocelesti riescono nel loro intento di addormentare la partita e di tenere gli azzurri lontano dai propri 16 metri. Ma proprio quando meno te l'aspetti, ecco il raddoppio dei padroni di casa: grande azione palleggiata della premiata ditta laziale Hernanes – Zarate – Floccari, con quest'ultimo che trafigge nell'angolino un incolpevole De Sanctis. 2-0 Lazio. Mazzarri cerca la mossa della disperazione richiamando Grava e inserendo Sosa. Il Napoli non demorde e al 65esimo Cavani sfiora l'incrocio dei pali con un'ottima punizione, ma pochi minuti dopo è l'estremo difensore azzurro a salvare sul solito Zarate. Partita perfetta dell'attaccante biancoceleste, che da solo ha cambiato l'inerzia della sfida. Ma il Napoli non muore mai, e al 72esimo una grande conclusione di Sosa sfiora di un niente il palo alla sinistra di Muslera, e solo qualche secondo dopo è Cavani ad andare vicinissimo al gol di testa. Tuttavia il portiere capitolino resta comunque inoperoso, mai impegnato dall'inizio della gara nonostante una buona mole di gioco dei partenopei. Al 77 ancora uno strepitoso Zarate colpisce la traversa, e sul capovolgimento di fronte un Lavezzi un po' egoista si attarda nel mettere al centro quello che sarebbe potuto essere un buon pallone. A 10 dalla fine uno spento Hamsik cede il posto a Dumitru, con Mazzarri che tenta il tutto per tutto. È l'85 quando Cavani grazia Muslera da due passi, subito dopo Reja concede la standing ovation a Maurito Zarate. Questa volta non arriva il guizzo del Napoli, e partita che scivola via fino al triplice fischio finale. Lazio 2, Napoli 0, e azzurri che per la prima volta in questa stagione tornano da una trasferta con zero punti nel sacco.

 

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