LAURENT BLANC, IL LIBERO GOLEADOR
Fece la classica toccata e fuga, anche se la scelta non dipese da lui. Laurent Blanc, francese di Alès dov’ è nato il 19 –11- 1965 sotto il segno dello scorpione ( secondo Nils Liedholm quello dei grandi campioni come Pelè e Maratona ), iniziò e concluse la sua avventura in riva al golfo nel campionato 1991 –’92, con il Napoli allenato da Claudio Ranieri ottimo quarto alla fine del campionato. Ma questo, oltre alla bellezza di sei reti messe a segno da Laurent ( da ricordare una doppietta alla Cremonese ) non bastò affinché venisse confermato. Gli si imputava una leggerezza eccessiva in fase di chiusura non adatta per i campi italiani, in particolare Blanc divenne il capro espiatorio della sconfitta subita ad opera del Milan per 5 –0.
Quella “ scoppola “ e le polemiche che ne seguirono fecero sì che Lauent tornò in Francia, per andare a vestire la maglia dei “ verts “ del Saint – Etienne, l’ ex squadra di Michel Platini, suo mentore per il trasferimento in Italia. Ad ogni modo, questo francese, libero di professione, dai modi eleganti e signorili sia fuori che dentro il campo, prima e dopo l’ esperienza napoletana, ha avuto una carriera ricca di soddisfazioni. Alto 1,90 m., abilissimo nel gioco di testa ( tante le reti realizzate in seguito a calci piazzati ), capace però anche di sfruttare al meglio sottoporta la sua abilità balistica con entrambi i piedi, con la Nazionale francese ha vinto tutto quello che era possibile, diventando Campione del mondo nel 1998, che fa il paio con il titolo europeo conquistato ai danni dell’ Italia in Olanda nel 2000, appena due anni dopo. Muove i primi passi nelle file del Montpellier nel 1983, rimanendovi fino all’ approdo a Napoli nel 1991. Nel camipnato 1986 – ’87 che vede la squadra transalpina conquistare la promozione in A, Blanc riesce a mettere a segno ( pur giocando da difensore ) la bellezza di 18 gol !. Laurent si ripete nella massima serie, dando il via alla leggenda del libero – goleador, realizzando a segno ben 46 gol. Dopo le già descritte esperienze con il Napoli e il Saint – Etienne, nel 1995 –’96 diventa campione di Francia con l’Auxerre, pur andando a rete “ soltanto “ due volte. Il grande calcio si ricorda di lui, e nel 1996 –’97 eccolo a Barcellona insieme ad un giovanissimo Ronaldo. Lo scudetto non arriverà, ma in compenso i catalani riusciranno ad imporsi sia in Coppa delle coppe che in Coppa di Spagna. Ritorna in Francia, questa volta per vestire la maglia biancazzurra del Marsigli, prima di effettuare il gran ritorno in Italia, voluto da Marcello Lippi per la sua Inter edizione 1999 –2000.
Laurent nel frattempo si è laureato Campione del mondo, risolvendo da par suo in difficilissimo ottavo di finale contro l’ ostico Paraguay, mettendo a segno la rete del successo al minuto 113 °, evitando così ai “ blues “ d’ incappare nella lotteria dei rigori. Nel 2000 arriverà il titolo europeo al “ golden gol “ contro gli azzurri di Dino Zoff ( ricordate il gol al 92 ° di Wiltord ? ), Blanc in totale mette a segno 14 gol con 102 con la maglia della sua nazionale. Con l’ Inter disputa due campionati così così, a conferma che pur nella sua fortunatissima carriera, forse il gioco da noi non si adattava al meglio alle sue caratteristiche di libero atipico con il vizio del gol. Ha intrapreso molto bene la carriera di allenatore e con il suo Bordeaux sta facendo vedere le streghe ai campioni del Lione.