LA SERIE B TORNA AL SABATO, MA ALLE 15

La rivoluzione è servita, una storica rivoluzione. La serie B torna al sabato, ma di pomeriggio e alle 15. Evviva la Regina, l’Inghilterra è più vicina. Una B sempre più in edizione straordinaria ha portato ad una decisione attesa da molte società, che fremevano di vendere un prodotto sempre più qualitativo. Fallito l’esperimento del sabato sera (freddo e scarso interesse, chi volete che li veda?) ecco la nuova idea, partorita con qualche mese di ritardo per le magagne che da sempre accadono in Lega. Nove partite al sabato, ore 15; una al venerdì sera, alle 20.45, un’altra alla stessa ora ma il lunedì. Pro e contro di questa sfida innovativa? Di pro se ne intravedono molti, anzi moltissimi: le società potranno giocherellare con le Tv a pagamento, costrette a sborsare un bel po’ di soldini per assicurarsi un evento che stavolta non avrà concorrenti visto che il sabato alle 15 giocherà solo la B (ed un anticipo di serie D, in onda sul canale satellitare RAI). E, visto il crescente interesse delle Tv, aumenteranno anche gli sponsor. Ma i tifosi? Loro non sono troppo contenti, ed è comprensibile che in alcune piazze gli stadi rischiano di diventare ancora più mestamente vuoti. "Ridateci il ragù, la radiolina e la partita" dice qualcuno qualcuno, ma la sua voce è un flebile suono in confronto al "Ridateci soldi, sponsor e più Tv" urlato dalle società di B, sempre in lotta con le sorelle maggiori della A per le mutualità. Una mossa di buonsenso e di marketing è presto intuibile: abbassare il costo di biglietti e abbonamenti, chissà che anche al cassiere dello stadio non torni il sorriso dopo tanti anni.

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