“LA DISFATTA DI MARINO E DONADONI”
Luci a S. Siro, La scala del calcio, Nel Tempio di Mou, questi gli slogan che hanno accolto il Napoli a Milano per la sfida con la corazzata Inter, è vero, la storia ci insegna che un giorno un piccolo uomo di nome Davide sconfisse il gigante Golia, ma è pur vero che i Santi, giustamente sono impegnati in altre situazioni che non hanno nulla a che vedere con una partita di calcio.Moreno Ferrario, indimenticato difensore del Napoli scudettato del grande Diego, ha precisato che nella vita, soprattutto quella calcistica, nulla è vietato, nulla è impossibile, può accadere il contrario di tutto, basta volerlo, basta crederci, speriamo che i nostri ragazzi stasera non soffrano il complesso di inferiorità, la sudditanza sarebbe catastrofica per questa squadra, sarebbe un boomerang incredibile, che potrebbe dare l’imbocco per un tunnel senza uscita.Più di mille sono i Tifosi azzurri presenti allo stadio, vengono da tutto il nord Italia, non hanno voluto far mancare il loro appoggio, Sempre, Comunque e Dovunque il loro motto, non c’è il tutto esaurito, c’è il cuore oltre l’ostacolo da lanciare e lottare come non mai, lo chiedono i tifosi azzurri, una città che chiede di rispettare quella maglia, amata oltre misura, un amore genuino, sincero, che nessuno potrà mai dovrà tradire, il Napoli si ama, non si tradisce mai, agli ordini di Trefoloni di Siena si va ad incominciare.La novità nel Napoli è l’esclusione di Datolo e Cigarini, al loro posto, Bogliacino e Zuniga.
Prima partita degli azzurri in campionato con la maglia argentata, si parte, con De Laurentiis in tribuna, è questo è il guaio, secondo minuto, errato passaggio di Santacroce e il pallone termina in calcio d’angolo, dal corner imbambola mento generale della difesa ed Eto’o insacca, palla a centro, passano due minuti e Milito insacca in fuorigioco, naturalmente gol valido, il Napoli sotto shock ed Inter in vantaggio di due gol, la differenza? Una squadra è entrata in campo, l’altra è rimasta negli spogliatoi o a Napoli addirittura, tutto da rifare per Donadoni che aveva preparato un’altra partita, ma quale?Che rabbia, ancora una volta umiliati i poveri tifosi azzurri, “Voi col sapone non vi siete mai lavati…….” Urla la curvainterista, i figli dei meridionale sfogano così la loro gioia, repressi come sono non trovano di meglio da dire, intanto il Napoli ci prova con Gargano, che sferra un destro in diagonale che passa tra una selva di gambe e Julio Cesar para, due minuti dopo è Maggio che serve un pallone al bacio a Lavezzi che non trova di meglio che tirarlo alto sulla traversa.
L’Inter gioca come il gatto con il topo, netta la sua superiorità, netta l’inferiorità tecnica e tattica del Napoli, sarà mentale, fisica, non è dato sapere, sta di fatto che una sconfitta annunciata potrebbe prendere una proporzione catastrofica, Voi vi chiederete e Donadoni ? Nicchia, tanto ha tempo fino alla partita con la Roma, per volere della società, per collezionare altre magre figure per la squadra e mortificazioni per i tifosi.In bella mostra uno striscione che offende la fede partenopea, “INTER CLUB NAPOLI”, tutto da ridere, messo in modo che le telecamere possono inquadrarlo, inutile dire che l’Inter spadroneggia sulla sua fascia destra, la sinistra del Napoli, ma qualcuno continua a dire che non c’è bisogno di alcun giocatore in quella zona del campo, il Napoli mostra tutta la sua paura, Milito è un’ira di Dio, non era da Napoli vero Direttore Marino? Spulciando i vari tabellini, Cruz segna, Mannini anche, ma non sono da Napoli, come è complicato il calcio, come è difficile, chissà quale alchimie nasconde il calcio mercato, quali strategie infami per le gioie e dolori dei tifosi, ma questa è un’altra storia, sono chiacchiere da bar per qualcuno, che spesso fanno peccato ma volte ci azzeccano.Al ventiseiesimo l’Inter smette di giocare e aspetta il Napoli nella sua metà campo, un Napoli inconcludente, pauroso, demotivato, incapace di impostare e concludere, poi la società si chiude a riccio quando si parla di qualche giocatore, ancora degno di essere chiamato tale, decide o riceve proposte di passare in qualche grosso club, con i mondiali alle porte nessun calciatore vuole sfigurare, nel frattempo al trentaduesimo Lucio senza volerlo salta di testa comodamente ed insacca alle spalle di De Sanctis, 3 – 0, rabbia zero, motivazione zero, senza idee, senza nulla, senza neanche un allenatore, senza neanche un responsabile societario all’altezza, siamo messi malissimo, forse peggio dello scorso anno.Al trentasettesimo, Contini in diagonale verso la porta interista, “bucata” generale della difesa neroazzurra e Lavezzi insacca, un episodio, solo un episodio, purtroppo, con un Quagliarella isolato, senza supporto, alza le braccia sconsolato, ora le punte interiste cercano gloria personale e nonostante ci sono ben quattro, cinque giocatori del Napoli, trovano praterie immense, intere vallati, un Napoli imbarazzante come il suo allenatore, seduto, sprofondato nella sua poltrona ferito e affranto, che stia pensando che forse è ora di cambiare mestiere?
Signori, qui due sono le cose o abbiamo un allenatore incapace ed un direttore generale non all’altezza della sua fama o la squadra è scontenta del suo allenatore e va cambiato comunque, noi da fuori abbiamo questa sensazione che con il passare del tempo diventa certezza, altri non vedono, non sentono, non parlano, assurdo.Trefoloni, che non ha avuto nessuna difficoltà nell’arbitrare questa partita, manda le squadre negli spogliatoi per la fine del primo tempo dopo un minuto di recupero.Inutile dire che così non si va lontani e da nessuna parte, De Laurentiis deve darsi da fare subito, senza aspettare sei partite, sette partite, ora o mai più, già la classifica si complica maledettamente, altro che Europa, se questa squadra rimane impantanata nella zona retrocessione è la fine, non ha ne le forze, ne gli uomini per poter risalire.
E’ un Napoli piccolo, di pari valore alla società, nonostante abbia il Presidente De Laurentiis eletto da poco consigliere federale, certi valori se mancano non si possono inventare, se li hai bene, se no volta pagina e vai avanti, prima della partita De Laurentiis ha dichiarato: “Con l’Inter si può anche perdere, dipende come si perde” siamo curiosi di sapere cosa ne pensa Aurelio dopo il primo tempo, nel frattempo nell’Inter esce Sneijder entra Mountari, al sessantesimo Aronica prende il posto di Santacroce, visibilmente contrariato, a nostro avviso l’unico che era riuscito ad anticipare e contrastare gli attacchi interisti, in campo c’è solo la paura da una parte ed una squadra di calcio dall’altra, Aurelio è perplesso assorto nei suoi pensieri, il nostro regno per sapere.Al sessantasettesimo esce Maggio ed entra Denis, la mossa della disperazione, si passa al 4-3-3.Sparute e orrende occasioni, quelle del Napoli, che mai riesce ad impensierire la difesa neroazzurra, inguardabili, si può soffrire in questo modo? Possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che è la partita più brutta giocata dal Napoli fino ad oggi, ma ciò che sbalordisce è l’immobilismo della società, che vedrete confezioneranno un discorsetto su misura per il povero malcapitato di turno che dovrà affrontare la stampa, chissà cosa diranno ai tifosi che li aspetteranno sicuramente a Capodichino, sicuramente teste basse e cucite, chi tace acconsente o è cambiato anche questo, l’Inter nel frattempo ha smesso di giocare, cerca giocate di fino per gli applausi dei figli del meridione, a completare la serata entra Pazienza esce Bogliacino, è notte fonda a sei minuti più recupero dal termine, vanno via i pochi tifosi del Napoli, è una tenerezza vederli, un bambino ha le lacrime agli occhi, speriamo che sia bravo il padre a fargli capire che è solo un gioco, un gioco sporco, sostenuto e portato avanti da una società non all’altezza, quel bambino rappresenta il domani, da una attenta analisi il Napoli non avrà tanti tifosi da qui in avanti, sarà già tanto se i guardiani di una fede rimarranno sei milioni nel mondo.Quattro minuti di recupero e alla fine di questa comica, l’ennesima, aspettiamo una decisione forte Presidente, ora, faccia piazza pulita, si è perso nel modo più schifoso possibile, mantenga quello che Lei dice, non venga meno anche Lei, ci liberi da chi è incompetente ed incapace, ora o mai più, nel nome di Napoli.