Kasper Schmeichel, figlio d’arte per la porta azzurra

Il calciomercato azzurro si è aperto con un interrogativo: il futuro di Reina. Tra i papabili sostituti del portiere spagnolo troviamo i vari Szczesny, Skorupsky, Sirigu. Ma, una valida alternativa, potrebbe essere il danese Kasper Schmeichel. Nato a Copenaghen il 5 novembre 1986, portiere del Leicester, figlio d’arte, il padre Peter ha militato nel Manchester Utd di Sir Alex Ferguson, vincendo più volte la premier, la Champion’s League, ed è stato eletto per due anni miglior portiere al mondo.

Anche il curriculum di Kasper è di tutto rispetto, nella scorsa stagione è stato tra i protagonisti della “Favola” Leicester vincendo, inaspettatamente, la Premier League inglese.

Nonostante il padre sia stato una bandiera dei “Red devils” Kasper, dopo una breve parentesi nella pallamano, è cresciuto nelle giovanili del Manchester City, poi si è fatto le ossa nelle serie minori del campionato britannico, Darlington, Bury, Falkirk in Scozia. Una volta tornato a Manchester, non riesce a ritagliarsi uno spazio da titolare, andrà di nuovo in prestito, prima a Cardiff, poi al Coventry city, per essere poi ceduto al Notts Country, serie C2 inglese. Qui vincerà il campionato, per poi passare al Leeds Utd e, infine al Leicester.

Ha militato in tutte le giovanili della selezione danese, diventando il punto fermo della nazionale maggiore.

Bravo con i piedi, grande reattività e pararigori: con il Leicester si è dimostrato decisivo in più occasioni, sia nell’anno del titolo, sia quest’anno quando ha neutralizzato il rigore di N’Zonzi, permettendo alla sua squadra di eliminare il Siviglia negli Ottavi di Champion’s League.

Ha una valutazione che si aggira intorno agli 8 milioni di euro.

Potrebbe essere il profilo giusto per sostituire, o affiancare, Pepe. Sa come si vince, è un combattente, molto umile, come dimostra la lunga gavetta, ed ha tutte le caratteristiche per piacere a Sarri ed al pubblico del San Paolo.

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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