JUVENTUS- NAPOLI 23/11/1930 (1-2)

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Molte sono state le squadre italiane di grande valore a partire dal 1929, anno d' inizio del girone unico. Ma a nostro modestissimo avviso, tre sono state le formazioni che hanno tatuato in maniera indelebile il periodo storico in cui hanno giocato , a cui la tradizione riconosce l' appellativo di " Grande " : Il Torino di Valentino Mazzola ( 1945 -1949 ), l' Inter del " Mago " Herrera e  Moratti padre ( 1962 -1967 ), e la Juventus definita del " quinquienno ", capace di vincere ben 5 scudetti di fila fra il 1930 ed il 1935, contribuendo in modo notevole a far diffondere il fenomeno calcio in Italia. C' erano in quella squadra magnifici giocatori come gli argentini Renato Cesarini ( proprio lui, quello della famosa " zona " ) e Raimundo Orsi, capace di strappare alla famiglia Agnelli ( eh sì, già all' epoca la Juve era di proprietà della Fiat…) un ingaggio di 8.000 mila lire al mese ( in un' epoca in cui l' Italia cantava " se potessi avere 1.000 lire al mese " ), bravo pure nella sua seconda attività da musicista ( amava esibirsi con il violino ). C' era il centromediano duro come una roccia che corrispondeva al nome di Luisito Monti, c' era pure l' immenso Giovanni Ferrari, 8 volte campione d' Italia ( anche con il Bologna e l' Inter ) e 2 volte campione del mondo, ma in particolar modo quella squadra oltre che per le vittorie, è passata alla storia per il suo formidabile pacchetto difensivo, tanto da diventarne una filastrocca : Combi, Rosetta e Calligaris. Giampiero Combi è stato dopo De Prà il più grande portiere italiano dell' anteguerra, freddo e razionale fra i pali e tempestivo nelle uscite. Virginio Rosetta ed Umberto Calligaris componevano una coppia di terzini pressochè insuperabili, abili sia nel dimpegno che nella marcatura. Specie Rosetta si distingueva in campo per il suo stile elegante. Una curiosità . tutti e tre erano piemontesi, Combi di Torino, Rosetta di Vercelli ( giocava nella famosa Pro ), e Calligaris di Casale. Ma anche il Napoli degli anni '30 era una squadra di tutto rispetto, sempre da quartieri alti ( arrivò 3° nel 1934 ), anche se non lottò mai fino alla fine per vincere uno scudetto. Il 23 novembre 1930 però per la Juventus già prima con 5 punti di vantaggio pieno ed a punteggio pieno in classifica dopo otto giornate, conro il Napoli di Sallustro e Vojak non ci fu scampo : gli azzurri si imposro con il punteggio di 2 -1, grazie ad un primo tempo di gran carriera, con le reti di Buscaglia al 2° e di Antonio Vojak ( il maglior cannoniere di sempre del Napoli con 102 gol ) al 25°. A nulla se non per le statistiche, servì il gol di Cesarini al 76°. Ricordiamo gli uomini che fecero l' impresa di sbancare il capoluogo sabaudo, Città dallo stile sofisticato e pure un pò snob, ma pure fine ed elegante nei modi ( torinesi falsi e cortesi…) : Marietti, Vincenzi, Castello. Colombari, Roggia, Fontana, Innocenti, Vojak, Sallustro, Mihalic e Buscaglia. Anche adesso, a più di 80 anni di distanza, Juve – Napoli si ripete con i bianconeri ancora imbattuti. Chissà se sarà… 

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