JUVE, TROPPA GRAZIA
La Juventus bussa, Genoa e Napoli rispondono. La vecchia Signora lo fa alla vecchia maniera: vince a Bologna con un gol-fantasma di Zalayeta e subisce le proteste di una città che aveva accolto Madama con una forte manifestazione di protesta, e che l'ha salutata col sangue agli occhi contando anche un rigore negato. Ulivieri si consoli: gli arbitri sono scarsi più che in malafede. Deschamps si riprende quella vetta che potrà soltanto consolidare, i felsinei ci restano ed imprecano, perché anche con un pari avrebbero potuto restarci da soli. Si accomodano sul primo gradino anche le due neopromosse, cominciando a scavare un solco dalle inseguitrici.
Il Genoa vince in casa di una Triestina in debito d'ossigeno, Milanetto conferma che Gasperini scoppia di salute. Il Napoli respinge gli assalti del solito Brescia (bello ma poco concreto) con Dalla Bona, Bucchi e Bogliacino, godendosi finanche una perla del coccolato Hamsik. Il magnifico quartetto è inseguito da due rappresentanti di un' Emilia Romagna che ride.
Il Rimini ha compiuto una vera e propria impresa a Bari: tramortito dai gol di Scaglia e Santoruvo nella prima mezz'ora, ha saputo reagire nell'ultimo quarto d'ora con Cascione e Moscardelli, cogliendo un punto d'oro ma due in meno di quanti il Piacenza ha saputo strappare sul campo del povero Pescara, mortificato da una doppietta di Rantier. Maran si vede agganciato dal sorprendente Mondonico, che dopo tanti pareggi mette in fila due vittorie consecutive, l'ultima firmata a Vicenza da Cellini. Uno scalino più su c'è il Mantova, malato immaginario che con un rigore di Doga respinge il Modena e respira; un gradino più in basso ecco il Cesena, sprecone contro un Treviso in affanno, ma soprattutto il Frosinone, che con Margiotta e Fialdini (altro jolly pescato in extremis) supera il Verona e l'autorete di Pagani confermando che l'entusiasmo del proprio pubblico e l'impeccabile lavoro di Iaconi potranno condurlo ad una salvezza più che tranquilla. Ossigeno puro per il Lecce che vince nella tana dello Spezia con Caccavallo e Osvaldo mentre Arezzo e Crotone si dividono un punto che serve a muovere, seppur di poco, le rispettive classifiche.