JUVE STABIA-FROSINONE 2-0

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La Juve Stabia ha mantenuto la parola. Dopo aver sconfitto il Napoli, promise stesso ostico trattamento anche per Sangiovannese e, soprattutto, Frosinone. Ed è andata proprio così. Un punto in Toscana e tre davanti ai propri tifosi contro i ciociari. Un bel balzo in classifica, le vespe ora sono fuori dalla zona play-out, ed una mano tesa ai cugini in viaggio verso la B. Forte della vittoria a Manfredonia, il Napoli fa suo anche il successo della Juve Stabia su un brutto Frosinone che –così come lo si è visto a Castellammare- può far dormire sonni tranquilli a Reja e compagnia.

La squadra di Di Somma ha vinto con merito, ha cercato la vittoria sin da subito, l’ha trovata nella ripresa con uno dei sette napoletani in campo, quel Verolino che fin qui non aveva ancora segnato un gol ed aveva girovagato senza fortuna –da settembre a gennaio- in serie D tra Savoia e Campobasso. La sua doppietta ha steso un Frosinone guardingo nel primo tempo e confusionario nel secondo, quando invano ha cercato di mettere in ansia Petrazzuolo. Per il portiere gialloblè un pomeriggio da spettatore, mai un vero pericolo è stato indirizzato alla sua porta. Ordinata, grintosa, a tratti anche bella da vedere, la Juve Stabia, che ha impresso da subito un ritmo che gli uomini di Iaconi hanno faticato a reggere. Mancavano elementi importanti al Frosinone, Mastronunzio e Martini su tutti, mentre Bellè è stato messo a sorpresa in panchina. Tuttavia, il Frosinone non ha mai dato l’impressione di meritarsi i 18 punti di vantaggio che la classifica evidenziava ad inizio match.

La Juve Stabia ha fatto la partita, provando a sfondare sulle fasce con Brutto a destra e la coppia Vanacore-Marra (davvero un acquisto azzeccato) a sinistra. E’ mancata la lucidità per segnare già nella prima parte. Il Frosinone –macchinoso nelle retrovie e compassato a centrocampo- non ha mai fatto paura. Iaconi ha provato a smuovere le acque passando dal 4-4-2 ad un più offensivo 3-4-2-1 ma non ha potuto constatare i frutti della sua scelta per l’immediato vantaggio di Verolino ad inizio ripresa (3’). I ciociari (i cui tifosi hanno assistito solo al primo tempo per protestare contro una condanna di un proprio esponente) hanno provato a pareggiare, ma le offensive sono risultate vane e disordinate, esponendo il fianco ai contropiede letali della Juve Stabia che, dopo aver fallito con Verolino e Castaldo, ha chiuso la pratica ancora con l’ex Primavera del Napoli (35’st).

Ed ha chiuso, probabilmente, il campionato. Non ancora il suo, però, visto che nelle prossime 9 gare c’è da staccare definitivamente i bassifondi. E con questa squadra la salvezza è a portata di mano. Domenica prossima spetterà al Napoli battere il Martina e ricambiare il favore ai cugini stabiesi di scena a Chieti.

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