JUVE SPRINT, MA IL GENOA TIENE

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Le prime della classe vincono a modo loro. Dilaga la Juventus, insieme al Genoa; soffre il Napoli. Le distanze restano immutate, tiene il passo soltanto il Rimini mentre Mantova e Piacenza perdono terreno al pari dal Bologna, che presenta il conto ad Ulivieri.

Saranno stati i rumors di calciopoli-bis o i ricordi di Zeman, fatto sta che a Lecce la Signora ha faticato poco. Polenghi era riuscito ad annullare il gol di Marchionni, ma nella ripresa Zalayeta e Camoranesi hanno chiuso i giochi. Papadopulo cade per la prima volta in casa, lo fa nel momento migliore della sua squadra che comunque non poteva tener testa ai bianconeri, caricati a mille dalle ultimi vicissitudini giudiziarie. Le stesse motivazioni sembra averle il Genoa, che pure ha vissuto una brutta pagina della sua storia recente all'interno dei tribunali. Pensieri che non turbano l'armonia del gruppo di Gasperini, al quale basta un primo tempo perfetto per mandare a casa Ulivieri. Apre Leon, chiude Gasparetto, nel mezzo il primo gol a Marassi di Marco Di Vaio. Soprattutto, una squadra che gioca a calcio divertendo e divertendosi, che centra la quarta vittoria consecutiva mettendo a segno il tredicesimo gol nelle ultime sei gare (due i gol al passivo nello stesso periodo). Sarà dura per il Napoli tenere il passo, ma nel frattempo Reja ringrazia Bogliacino che lo tiene al terzo posto.

E pensare che prima dello scontro diretto il Bologna aveva gli stessi punti degli azzurri: ora è in ritardo di sei lunghezze e guarda sei avversari dal basso verso l'alto. Toccherà a Luca Cecconi, chissà per quanto tempo, traghettare questa squadra verso l'obiettivo minimo degli spareggi. Un traguardo certamente alla portata del Rimini, che ha piegato il Cesena con un gol-lampo di Matri. La squadra di Acori può davvero consolidarsi all'interno della griglia promozione, perché dalla sua parte ha l'entusiasmo ed il calendario. Il cammino più complicato sembra averlo il Mantova, ri-caduto nella trappola dei pareggi (sei nelle ultime otto) che non gli consentono il salto di qualità. Addirittura, contro il Frosinone i virgiliani si sono salvati in extremis con Altinier, che ha rimediato agli errori di Mezzanotti (autorete) e Godeas (rigore fallito). A questo punto del campionato, Di Carlo dovrebbe convincersi che meglio sarebbe perdere qualche partita in più rischiando però di vincerne alcune consecutivamente. Chi invece ha cominciato a perdere senza fermarsi è il Piacenza, arrivato al terzo ko di fila. Gli adulatori della squadra di Iachini dimenticano troppo spesso che agli emiliani manca quella continuità necessaria per pensare in grande, oltre che una fase difensiva accettabile. Molto più quadrato l'Albninoleffe, che pur avendo qualche punto in meno supera l'avversario grazie a Ruopolo e Rabito, avvicinandolo ad appena sei lunghezze.

Dal treno play-off al treno salvezza, il passo è breve. Il colpo del giorno è quello del Modena, che rifila un poker allo Spezia tornando a soffiargli sul collo. Gilioli, una doppietta di Pinardi ed un rigore di Bruno dimostrano che i canarini di Mutti ci sono, e che daranno fastidio a tutti. Si preoccupi il Bari di Materazzi, caduto nella tana della Triestina che reagisce all'ennesimo errore dal dischetto di Allegretti e porta a casa i tre unti grazie a Pesaresi. Varrella si tira fuori da una mischia in cui restano Verona e Treviso, che preferiscono non farsi male. Ancora impantanate in piena zona retrocessione Crotone e Arezzo. I pitagorici rinviano per l'ennesima volta l'appuntamento con i tre punti e non riescono a superare il Brescia, i toscani ottengono la prima vittoria dell'era Conte che ha come unico effetto quello di tenere con i piedi ben saldi per terra il Vicenza, in vantaggio con Raimondi ma ripreso da Floro Flores e Martinetti.

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