Incognita Ospina, quanto puntarci?

C’era una volta il portiere del Napoli, quello che godeva del posto fisso e della fiducia di compagni, tecnico e società. L’ultimo padrone dei pali azzurri è stato Pepe Reina, non il migliore del mondo tecnicamente, ma un punto fermo nelle gerarchie e con tanta esperienza alle spalle.
Alla sua partenza, la guerra di successione l’ha vinta Ospina. O forse Meret.

L’incertezza regna sovrana, a causa della mancanza di una linea precisa e decisa, dettata dalla società. L’accoppiata Meret-Karnezis viene acquistata a seguito di tanti “no” e troppe rinunce a profili già affermati; l’affare Ospina prova a colmare la mancanza di esperienza internazionale, ma è una scelta figlia anche della formula del prestito con diritto di riscatto che non tutte le società digeriscono, chiedete allo Standard Liegi.

In ogni caso il Napoli adesso possiede un pacchetto portieri comprendente Alex Meret infortunato, ma prossimo al rientro, Orestis Karnezis, terza scelta, e David Ospina, che non ha convinto né in allenamento né in campo.
Assurdo, si direbbe: il portiere esperto, internazionale, titolare in due Mondiali, sulla carta il titolare, scende in campo e mostra incertezza. La gara col Milan non lo ha impegnato troppo, e nemmeno si può dire che i due gol subiti siano tutta colpa sua, ma appare poco reattivo in entrambe le azioni.
Da quanto si è visto finora manca sicurezza nell’estremo difensore che alcuni hanno definito “portiere da Champions”, relegando Meret alle gare di Serie A. L’alternanza è praticabile e praticata da molte squadre, ma c’è da chiedersi se sia giusto puntare ancora su di lui, in qualsiasi competizione.

Di sicuro non può bastare un solo match per condannare l’ex Arsenal, che a 30 anni vanta 389 presenze complessive di cui 26 in coppe europee, contro le 43 totali del 21enne italiano. Esperienza e qualità non mancano, ma sarebbe inaccettabile affidare la porta azzurra a chi non ha e non trasmette sicurezza ai compagni, dote fondamentale in un reparto delicato come quello difensivo.

La risposta arriverà certamente dopo il recupero di Meret, ma i primi indizi si avranno durante la gara di Genova contro la Sampdoria, nella quale la prestazione del colombiano farà chiarezza nella testa di Carlo Ancelotti, in positivo o in negativo. A meno che l’allenatore non scelga addirittura Karnezis…

Andrea Mallardo

Studente di scienze politiche, iscritto alla associazione italiana arbitri. Segue il Napoli con passione e oggettività. Ha come diversivi il viaggio e lo scrivere. È alla sua prima esperienza come giornalista sportivo

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