Imprescindibile

Giunti, ormai, al giro di boa della stagione, tracciando un bilancio delle prestazioni degli uomini di Maurizio Sarri, tra i più costanti, spicca il nome di Allan Marques Loureiro.

Il centrocampista azzurro, al terzo anno di Napoli, ha mostrato ampissimi margini di crescita che lo hanno reso una delle pedine più importanti del centrocampo partenopeo.

Unico nel suo genere, qualità e quantità che, nonostante le grandi doti dei vari Hamsik, Zielinsky e Rog, fa sentire sempre la sua presenza, e la sua mancanza quando è in panchina, vedi la gara di Charkiv.

Grandi doti da incontrista, con piedi da brasiliano, il che non guasta mai, anzi, lo rende perfetto nel contesto tattico di Maurizio Sarri, il quale, in alcune occasioni ha cercato di preservarlo, alternandolo con lo stesso Zielinsky, affermando che dopo due o tre gare, per sue caratteristiche fisiche, debba esser soggetto a rotazioni.

Fattore che denota il grande spirito e l’intensità che Allan non fa mai mancare in partita. Oltre ad un discreto numero di gol, già a 3 quest’anno, eguaglia il suo massimo di reti in Serie A siglati nella sua prima stagione in azzurro, alcuni di grandissima importanza, come quello del vantaggio contro il Sassuolo, oppure il gol che ha dato il là nella rimonta contro la Sampdoria.

Non solo gol, ma anche assist, e non banali, ma frutto della sua dedizione e ossequio ai dettami dell’allenatore e del lavoro settimanale, ne è una prova, quello di testa per Koulibaly nella gara di Torino, che ha messo a frutto uno schema da calcio d’angolo.

Nonostante il suo bisogno di rifiatare, è sotto gli occhi di tutti, quanto sia fondamentale nello schieramento azzurro, in una stagione nella quale sembra esser cresciuta la consapevolezza che per vincere, in alcune gare, non basti solo palleggiare, ma lottare e adattarsi alla gara: non è un caso che in alcune occasioni, a differenza di altri anni, per arrivare al bersaglio grosso sia stato sacrificato il possesso palla a favore degli avversari.

Dati e numeri che rendono questo giocatore sempre più imprescindibile per questa squadra, per un gruppo ormai consolidato, che ha contribuito alla sua crescita, e che, con un risultato importante a fine stagione, potrebbe portare alla chiamata del Ct verdeoro Tite ed una meritatissima partecipazione al mondiale russo.

 

Emanuele Ranzo

Appassionato di calcio, iscritto alla facoltà di giurisprudenza, ex arbitro, ama la lettura, la politica ed il cinema. Alla sua prima esperienza giornalistica

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