Il Napoli torna a vincere dopo un’ora di sofferenza: poker all’Udinese
A caccia dei tre punti per blindare il secondo punto: in attesa dell’Arsenal, il Napoli deve rituffarsi con determinazione nel campionato per cercare una vittoria che manca da due turni – soltanto tre successi nel girone di ritorno. Ancelotti ha gli uomini contati: Insigne, Fabian e Diawara ai box; dunque Allan e Mertens costretti agli straordinari, al fianco del brasiliano spazio a Zielinski, accanto al belga confermato Milik. Sugli esterni spunta la sorpresa Younes dal 1’ – la prima da titolare – e l’onnipresente Callejon; in difesa si rivedono Maksimovic e Ospina in porta. A dieci giornate dalla fine, al San Paolo arriva l’Udinese: la squadra friulana è quintultima in classifica e deve difendersi dagli attacchi delle concorrenti – il sorpasso della Spal e la pressione di Empoli e Bologna. Nicola sceglie de Paul trequartista alle spalle delle due punte Lasagna e Pussetto.
PRIMO TEMPO
Udinese aggressiva, partenza molle del Napoli: ospiti pericolosi in un paio di contropiedi condotti velocemente da uno scatenato Lasagna. Scontro testa-tibia Ospina-Pussetto, ha la peggio il portiere colombiano che rimane giù per diversi minuti: Meret si scalda a scopo precauzionale, ma l’ex Arsenal resiste e rimane in campo. Si vede anche il Napoli: grande occasione per Koulibaly sugli sviluppi di un calcio d’angolo; Milik gli restituisce un pallone d’oro nel cuore dell’area, ma il destro del senegalese è troppo tefonato per Musso. Il Napoli comincia a pendere il sopravvento e mette sotto l’Udinese: ne approfitta un ispirato Amin Younes per piazzare il colpo dell’1-0 con uno splendido tiro a giro che si insacca all’angolino. Il tedesco di origini libanesi ha numeri, si muove bene, fa le cose giuste, dimostra di avere una buona personalità, di essere in fiducia. Sua una delle tante tracce verticali che portano una decina di lancette dopo al raddoppio: lo sigla Callejon su assist di Mertens (il secondo), che a sua volta era stato servito proprio da Younes; quindi conclusione rocambolesca dello spagnolo, 2-0 Napoli e partita che sembrerebbe già in ghiaccio. Ma l’Udinese ha il merito di non sparire: c’è, è viva e combatte. E la riapre con Lasagna: tiro sporco che inganna Ospina e termina lentamente in rete; l’azione nasce da una distrazione collettiva della retroguardia partenopea. Il Napoli sta subendo i ritmi alti imposti dall’Udinese nonostante fosse sotto di due lunghezze: Zielinski fatica non poco da mediano, perde diversi palloni e non è abbastanza reattivo in fase di interdizione, è il più in difficoltà. L’Udinese allora ci crede: e fa bene, perchè trova anche il gol del pareggio; lo realizza Fofana che raccoglie indisturbato un cross forte e teso proveniente da destra. 2-2 incredibile, eppure sembrava un pomeriggio di normale amministrazione. Succede poco nelle battute finali: il Napoli ha praticamente creato solamente in occasione dei due gol; per il resto parecchi azzurri non pervenuti – Milik impalpabile, Allan sottotono, lo stesso Koulibaly soffre la fisicità di Lasagna. Sfortunato Ospina che improvvisamente si accascia a terra, tra lo sgomento di tutti: arriva l’ambulanza che lo porta dritto in ospedale; condizioni da seguire, si è temuto il peggio. Al suo posto richiamato Meret. Nel frattempo il punteggio non cambia: Napoli-Udinese 2-2 all’intevallo.
SECONDO TEMPO
Il Napoli continua a ballare in difesa, mentre l’Udinese ha gamba, idee e coraggio. Lasagna sale sul motorino e brucia Maksimovic: serbo sconfitto in tutti i duelli con il centravanti italiano, che risulta inarrestabile. Per poco non ci scappa il sorpasso bianconero. Il Napoli spinge a folate, ma ha più qualità nei singoli e torna avanti nel momento meno indicato, su una palla inattiva (corner), grazie all’inzuccata da fermo di Arkadiusz Milik, che non salta nemmeno e si porta a quota 15 marcature in campionato. Attaccanti in grande spolvero ed è probabilmente la miglior notizia della serata: il momento di scarsa lucidità è oramai definitivamente alle spalle, adesso stanno trasformando in oro tutto quello che toccano; anche di testa, un fondamentale che lo stesso Arek ha più volte detto di dover migliorare. Rassicurati dal punteggio, tornato a sorridere agli azzurri, la squadra di Ancelotti rallenta saggiamente le operazioni, torna a respirare ed inzia a governare serenamente il match come forse mai gli era riuscito in precedenza: sin prisa, pero sin pausa. E intanto l’Udinese cala vistosamente alla distanza, accusa il colpo del ko e rinuncia totalmente a ripartire. Il Napoli prende ulteriormente campo, si distende e a tratti si diverte pure: un’ora di fatica e qualche patema corso, da lì partita in discesa, a cui Mertens decide di mettere il lucchetto del definitivo 4-2. Fa tutto da solo Dries: si defila sulla corsia di destra – mossa di Ancelotti che allarga gli esterni e si posiziona a tre dietro -, finta e rientra sul sinistro, e lascia partire un mancino imprendibile per Musso: un gol che scuote il morale del belga, che non segnava da tre mesi – nemmeno uno squillo nel 2019. Nel recupero, il Var cancella la cinquina di Zielinski: rete giustamente annullata per fuorigioco del polacco. Finisce comunque con un largo risultato, oltre che meritato: gara non banale, a tratti equilibrata, rimasta a lungo in bilico. Il Napoli ha dimostrato di saper reagire nei momenti di crisi e respingere le accelerate decise dell’Udinese, che esce a testa alta. In attesa del derby di Milano, Ancelotti compie un importante allungo sulle inseguitrici, recuperando anche tre punti sulla Juventus ko a Genova. Si va alla sosta per gli impegni delle nazionali: obiettivo ricaricare le batterie in vista del finale di stagione.
TABELLINO
NAPOLI (4-4-2): Ospina (44’ Meret); Malcuit (86’ Hysaj), Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Callejon, Allan, Zielinski, Younes (55’ Verdi); Mertens, Milik.
In panchina: Meret, Karnezis, Hysaj, Gaetano, Ounas, Luperto, Rui, Verdi, Zedadka.
All. Carlo Ancelotti.
UDINESE (3-5-2): Musso, ter Avest (68’ De Maio), Mandragora, Troost-Ekong; Stryger Larsen (86’ Okaka), Zeegelaar, Sandro (64’ Ingelsson), Fofana, de Paul; Pussetto, Lasagna.
In panchina: Nicolas, Perisan, Micin, Okaka, Bocic, Ingelsson, De Maio, Battistella, Vasko, Wilmot.
All. Davide Nicola.
Arbitro: Valeri di Roma; Assistenti: Caliaro e Tasso; IV Volpi; Var e Avar: Chiffi-Bindoni.
Ammoniti: Zielinski 11’, Sandro 13’.
Espulsi: –
Recupero: 6’ p.t. 4’ s.t.
Marcatori: Younes 17’, Callejon 26’, Lasagna 30’, Fofana 35’, Milik 57’, Mertens 69’.