Il Napoli batte i Campioni d’Europa: Insigne sugli scudi, ottimo Verdi

 

Primo vero test probante per il Napoli di Ancelotti: azzurri impegnati ad Edimburgo, al Murrayfield Stadium, contro i campioni d’Europa del Liverpool. A meno di un mese dall’inizio del campionato (domani il sorteggio dei calendari) è un’occasione importante per il tecnico Ancelotti per valutare la condizione della squadra in attesa dei tanto sperati nuovi acquisti. Scelte di formazione quasi obbligate, in virtù dei diversi assenti da ambo le parti. Tra le più significative Meret in porta, Maksimovic al fianco di Manolas, Di Lorenzo dal primo minuto, insieme con Mario Rui e Verdi; Callejon schierato centrale di centrocampo. Liverpool senza Salah e in generale tutto il tridente delle meraviglie (l’egiziano con Mané e Firmino), Klopp inventa Wjnaldium centravanti; tra i pali Mignolet al posto di Alisson, anche lui ancora in vacanza per gli impegni della Nazionale (ha vinto la Coppa America col Brasile).

 

PRIMO TEMPO

Subito pericoloso il Liverpool: palla persa da Milik a metà campo e ripartenza fulminea dei reds, ma Origi sbaglia clamorosamente il tocco vincente a tu per tu con Meret; palla fuori di poco, meglio il Liverpool in avvio, che fa la partita mentre il Napoli attende remissivo e soffre il pressing feroce degli inglesi. Reagisce il Napoli: conclusione a giro di Verdi dopo che gli azzurri stavano sviluppando sulla corsia di sinistra; la palla raggiunge l’ex Bologna che calcia in porta ma trova pronta la risposta di Mignolet. Successivamente ci prova anche Insigne su punizione diretta: destro insidioso sul palo di Mignolet, attento anche in questa circostanza l’estremo difensore belga. Napoli in vantaggio poco dopo il quarto d’ora: si sblocca il punteggio con lo splendido marchio di fabbrica di Insigne, il tiro a giro. In contropiede, tutto in verticale, sponda di Mertens proprio per Insigne, che parte da sinistra e poi si accentra, prima di liberare al tiro (secco e preciso) il suo piede preferito: battuto l’incolpevole Mignolet. Da sottolineare come qualche istante prima del gol, lo stesso Insigne si era abbastanza arrabbiato nei confronti di Milik a causa di un suggerimento sbagliato dal polacco, che indeciso tra la conclusione ed il passaggio aveva optato per la scelta peggiore: una cosa a metà che aveva preso in controtempo Insigne, costretto a rallentare la propria corsa e indietreggiare per recuperare la sfera. Poco dopo, però, proprio il tandem Insigne-Milik ritrova serenità e intesa: stavolta è Insigne che veste i panni del suggeritore e serve a Milik un cioccolatino a ridosso dell’area piccola; il polacco trasforma in spaccata insaccando di potenza. È 2-0 Napoli! Tra le altre cose, va sottolineata l’ottima prestazione, fino a questo momento, di Simone Verdi: a tratti il migliore in campo, l’ex Bologna sta disputando in assoluto un ottimo precampionato. Prima di mandare le formazioni negli spogliatoi, l’arbitro annulla un gol al Liverpool per fuorigioco: verticalizzazione per Wijnaldum che aveva battuto Meret. Corretta la segnalazione del guardalinee: l’olandese era in posizione di off-side. Così si chiude la prima frazione: Liverpool-Napoli 0-2

 

 

 

SECONDO TEMPO

La ripresa comincia con pochi cambi: fuori Manolas, affaticato, al suo posto dentro Chiriches; e staffetta Mario Rui/Ghoulam. Il Liverpool continua a mantenere dei ritmi piuttosto bassi, nonostante manchino ormai poche settimane al debutto ufficiale in Premier: la prima conclusione in porta, in assoluto, porta la firma di Fabinho, che trova comode le braccia di Meret in presa bassa. Anzi è il Napoli che ha voglia di stupire e prendersi probabilmente la rivincita di un anno fa, quando a Dublino si imposero i Reds con un sonoro 5-0. Il Napoli trova il tris: c’è la firma di Younes, anche lui neo-entrato, che realizza il più semplice dei gol, grazie ad un tap-in praticamente a porta vuota dopo la respinta di Mignolet su un’altra conclusione di Insigne. Che praticamente sta partecipando a qualsiasi azione del Napoli: fantasia al potere per il talento di Frattamaggiore. Il Napoli potrebbe anche dilagare, riscattando esattamente la manita di cui prima: errori di imprecisione vari e sicuramente un calo dell’attenzione e della brillantezza i motivi principali. Dall’altra parte Liverpool veramente disordinato: Klopp dovrebbe preoccuparsi perchè tra un po’ cominceranno gli impegni veri e la sua squadra appare evidentemente in difficoltà. Merito anche del Napoli che ha affrontato la trasferta con impegno e serietà, sfidando comunque la difesa titolare dei campioni della Champions. Nel finale, solita girandola di cambi: nel Napoli entrano i vari Tutino, Gaetano e Luperto e chiaramente la bellezza estetica del match ne risente. Anche il Liverpool li cambia tutti: Klopp lancia dei giovani molto interessanti tra cui Wilson e Elliot, che insieme riescono ad impensierire Meret molto di più rispetto a quanto non avessero fatto i big. Elliot al 90’ fa esaltare Meret che riesce a negargli la gioia del gol con una parata spettacolare. È l’ultima emozione. Napoli batte Liverpool per 3-0. La prossima amichevole è in programma domenica 4 agosto contro il Marsiglia.

 

TABELLINO

LIVERPOOL – Mignolet; Alexander-Arnold (73’ Gomez), Matip (61’ Matip), Van Dijk (78’ Van den Berg), Robertson (73’ Hoever); Fabinho (79’ Duncan), Henderson (61’ Lallan), Milner (79’ Elliot), Wijnaldum (79’ Lewis); Oxlade-Chamberlain (61’ Wilson), Origi (61’ Brewster)

A disposizione: Lonergan, Lovren, Gomez, Lallana, Brewster, Lewis, Hoever, Duncan, Wilson, Elliott, Van den Berg.

Allenatore: Jurgen Klopp

 

NAPOLI – Meret; Di Lorenzo (60’ Hysaj), Manolas (45’ Chiriches), Maksinovic (60’ Luperto), Mario Rui (45’ Ghoulam); Callejon, Zielinski; Verdi (60’ Gaetano), Mertens (45’ Younes) Insigne; Milik (73’ Tutino)

A disposizione: Chiriches, Gaetano, Ghoulam, Hysaj, Idasiak, Karnezis, Luperto, Tutino, Younes,

Allenatore: Carlo Ancelotti

 

Arbitro: Madden B. (Sco)

Ammoniti:

Espulsi:

Marcatori: 17’ Insigne, 28’ Milik, 51’ Younes.

 

 

 

 

LE PAGELLE

Meret: 6,5 – Zero tiri in porta del Liverpool nel primo tempo. Sarebbe ingiudicabile, il voto è dovuto al fatto che sta imparando a giocare coi piedi. Straordinario poi al 90’: parata sensazionale su una conclusione angolatissima di Wilson.

Di Lorenzo: 6,5 – quando puo’ partecipa con qualità alle azioni offensive. Sicuramente un acquisto funzionale. Sembra offrire le giuste garanzie. (dal 60’ Hysaj: 5,5 – stava rischiando l’autorete costringendo Meret ad un intervento prodigioso. Viene saltato anche dai ragazzini subentrati nella ripresa).

Manolas: 7 – di testa le prende tutte lui. Eccezionale nella scelta del tempo, un dominatore assoluto dell’area di rigore. Origi annullato. (dal 45’ Chiriches: 6 – un paio di chiusure degne di nota)

Maksimovic: 6 – quello più in difficoltà sia quando si trattava d’impostare la manovra che quando il Liverpool spingeva e la retroguardia doveva difendersi. (dal 60’ Luperto: sv)

Mario Rui: 6,5 – Ha spinto con continuità ed in fase difensiva non ha sofferto. Evidente, però, che l’assenza del suo incubo Salah lo abbia favorito. (dal 45’ Ghoulam: 6 – Non ancora il miglior Faouzi. Un paio di cross fuori misura che avrebbero potuto portare il Napoli ad incrementare il punteggio).

Callejon: 6,5 – sta diventando una sorpresa nel ruolo di mediano. Tatticamente intelligente, ma questo lo sapevamo già; dimostra inoltre di avere i tempi di gioco per posizionarsi davanti alla difesa e pescare le punte con una serie di sventagliate.

Zielinski: 6 – Poco coinvolto, non si è praticamente mai visto. Ha lasciato al compagno al suo fianco i compiti di regia. Sale in cattedra nel secondo tempo.

Verdi: 7 – in palla, una buonissima gara che probabilmente servirà a De Laurentiis e venderlo meglio. Le qualità tecniche di questo ragazzo sono indiscutibili: gestione del pallone, cambi di gioco interessanti, destro-sinistro non fa differenza (dal 60’ Gaetano: 6 – Gli è toccato sicuramente lo spezzone più semplice, lo ha fatto di nuovo da centrocampista centrale)

Insigne: 7,5 – non serviva un mago per capire che il suo ruolo preferito fosse l’esterno a sinistra. Lì è capace d’esaltarsi come un fuoriclasse e sfoggiare l’arma vincente, la sterzata verso il centro ed il tiro a giro sul secondo palo. Il migliore per distacco: anche un assist a borsino.

Milik: 6,5 – ancora in ritardo di preparazione ed i limiti tecnici emergono in maniera ancor più eclatante. Dialoga male con i compagni, ma ci mette la zampata quando viene imbeccato nella maniera giusta: con i cross dal fondo. (dal 73’ Tutino: 6 -tiene sù qualche pallone, è un ragazzo che ha tecnica e velocità per poter far bene evidentemente in una realtà minore)

Mertens 6,5 – suo l’assist ad Insigne, per il resto non la sua miglior partita. Non è un trequartista puro come lo vorrebbe Ancelotti, in questo momento è più una seconda punta. Utile in fase di pressione sui difensori del Liverpool. (dal 45’ Youes: 6,5 – al centro e poi più defilato, è indubbiamente il jolly dei trequartisti a disposizione di Ancelotti. Conferma un discreto feeling con la porta).

 

Ancelotti: 6,5 – dopo le figuracce con Benevento e Cremonese, riscatta alla grande anche la dura sconfitta dell’anno scorso per mano di Klopp. La sua squadra comincia a mettere benzina nelle gambe ed un risultato così netto potrebbe significare tanto dal punto di vista del morale. L’intuizione di Callejon mediano gli sta dando ragione. Saggio su Insigne ad accettare le richieste del calciatore di ritornare al suo ruolo naturale.

Alessio Pizzo

Studente in Comunicazione Digitale, appassionato di calcio, tecnologia e buone letture. Vanta già esperienza giornalistica con 100 *100 Napoli

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