Il grande Bluff: Tommaso Romito: legnoso e sgraziato

Guida ai grandi flop del Napoli contemporaneo

Tommaso Romito nasce a Bari ed inizia la sua carriera nei dilettanti pugliesi del Locorotondo e Manfredonia fino a che nel 2002-2003 non approda al Chieti in serie C. Qui l’arcigno difensore centrale ma dai piedi di legno viene notato da Pierpaolo Marino che nel 2005 lo porta a Napoli nel mese di gennaio, fino a giugno disputa solo tre partite. La stagione successiva riesce ad accumulare tra titolare e subentri 26 presenze condite da due reti ma anche da un clamoroso autogol nella partita persa a Castellamare contro la Juve Stabia.  Il Napoli ovviamente decide di farne a meno per la serie B. Quindi passa in prestito alla Salernitana dove non fa bene, si riscatta al Pescara dove rimane un triennio, quindi sempre serie C1 con Lanciano e Pergocrema, scende di categoria per giocare nella Pergolettese, nel Fano e nella Nocerina voluto da Gaetano Fontana, suo compagno di squadra al Napoli. Con questa maglia terminerà la sua carriera dopo la radiazione dei molossi-

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