I soliti sospetti

Il buongiorno ai tifosi azzurri con l’attualità di giornata

Ieri Gigi Simoni ha parlato alla radio ufficiale del Napoli. L’azzurro gli è rimasto nel cuore e nella mente. E forse anche quel famigerato 26 aprile 1998, quando la sua Inter venne derubata dal signor Ceccarini contro la Juventus. A dir il vero lui ha detto di aver dimenticato. Ma quando si è parlato del big match di sabato gli sono ritornati i fantasmi di quel grigio pomeriggio di primavera: “Spero che il Napoli giochi una bella partita e che non abbia nulla da recriminare, come accadde a me nel ’98“. Le giacchette nere: se n’è già parlato un bel po’ tra domenica sera e lunedì. Un’evidenza mediatica che dimostra quanto pesi come piombo l’argomento in vista della contesa dello Stadium, e come tenga desto l’ambiente. Diviso equamente tra chi ritiene il Napoli in grado di cavarsela, quando non di compiere una clamorosa impresa, malgrado una designazione funesta; e chi invece teme l’esatto contrario. Dall’altra parte della barricata possono dirle di tutti i colori e chiamare noialtri coi peggiori appellativi: vittime, piagnoni, lamentosi, eccetera. Ci sono stati tuttavia uno scandalo e tanti strani eventi in passato. Nessuno qui ha prove di nulla, ma i soliti sospetti vengono sempre a galla in prossimità di sfide che valgono un’intera stagione. Specie alla luce di episodi recenti. Vero, Doveri?

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