I NUMERI DELLA DICIASETTESIMA GIORNATA IN SERIE A
UDINESE-PALERMO 1-1
Punto guadagnato per i friulani, tre punti persi per il Palermo. E i rosanero non se lo potevano proprio permettere, perché adesso la loro posizione in classifica dice che sono quartultimi con solo un punto al di sopra della zona retrocessione. Al Barbera, nella giornata anticipata di un giorno, Gasperini e i suoi ospiteranno la Fiorentina del grande calcio e l'occasione mancata di sabato scorso peserebbe ancora di più se nona rrivassero punti nemmeno in quel caso. L'Udinese, invece, andrà di scena a Bergamo, forte di una tranquilla posizione in graduatoria.
Tiri (in porta): 13(6) – 17(9); corner: 4-7; ammonizioni: 3-2; espulsioni: 1-0; falli commessi: 10-19.
Partiamo male. Molto male. Peruzzo sbaglia e non poco, contribuendo in modo decisivo sull'esito finale della gara. Già, perché al minuto 39 (sul risultato di 1-0 per i siciliani), quando Ilicic entra in area dopo aver saltato Danilo, il brasiliano lo atterra ma per Peruzzo non solo non c'è il penalty ma ammonisce lo sloveno per una presunta simulazione. Inoltre risulta un po' fiscale il secondo giallo per Hertaux che costringe l'Udinese a giocare in dieci, mentre sorvola sulla trattenuta di Von Bergen su Muriel, che andava sanzionata col cartellino giallo.
Variazione punti causa arbitro: -1 Udinese, +2 Palermo.
LAZIO-INTER 1-0
L'Inter non graffia, sparisce per un intero tempo ed è anche sfortunata, colpendo due pali. Il risultato è la terza caduta consecutiva all'Olimpico contro la Lazio (due volte 3-1 con Reja in panchina). La conseguenza è che adesso il divario con la Juventus aumenta per i nerazzurri (-7), mentre i biancocelesti si rilanciano rabbiosamente verso le zone altissime della classifica (quarti a 33 e a -8 dalla Juve). La domanda è: riuscirà ad approfittarne il Napoli?
Tiri (in porta): 11(3) – 9(2); corner: 7-6; ammonizioni: 2-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 18-12.
Per la partita clou della diciassettesima, Braschi ha optato per Mazzoleni, ma la scelta non ha pagato benissimo. L'arbitro della sezione di Bergamo, infatti, si è reso protagonista di qualche situazione dove non se l'è cavata a dovere. La più eclatante (e che sul risiltato finale ha influito) è la mancata concessione di un calcio di rigore ai nerazzurri: Ciani, disinteressandosi chiaramente del pallone, si preoccupa solo di trattenre Ranocchia in area; il tutto sfugge al direttore di gara, ma anche all'arbitro di porta Banti. Nella prima frazione era stata la Lazio a recriminare un calco di rigore, sul contatto Klose-Pereira. E' fallo, ma fuori area, quindi l'arbitro avrebbe dovuto solo accordare un calcio di punizione con ammonizione per l'esterno, ma non è stato preso nessuno dei due provvedimenti. Per il resto, Mazzoleni è colpevole di cambiare troppo drasticamente metro di giudizio, ma magari fosse questo l'unico problema…
Variazione punti causa arbitro: -2 Lazio, +1 Inter.
FIORENTINA-SIENA 4-1
Verrebbe lecitamente da chiedersi se questa squadra ha i numeri per puntare in alto. La classifica dice che è a -9 dalla Juve e Inter e Lazio sono proprio là. Nell'anticipo dell'ora di pranzo, guidata da Pizarro (che ha recentemente perso la sorella) e Toni (doppietta di testa), asfalta il Siena, difensivamente inconsistente come dimostrano i gol subiti, che rimane ultimo a 11. I bianconeri affronteranno proprio gli azzurri nella partita pre-natalizia, mentre Montella cercherà di confermarsi anche in Sicilia.
Tiri (in porta): 12(5) – 9(4); corner: 7-4; ammonizioni: 2-4; espulsioni: 0-1; falli commessi: 14-18.
Impeccabile Tagliavento, sperando che continui così e riprenda definitivamente il ruolo come elemento di punta all'interno della classe arbitrale.
Variazione punti causa arbitro: nessuna.
CATANIA-SAMPDORIA 3-1
Confermata la legge del Massimino, il Catania brucia le tappe per asssicurarsi la quota salvezza, idealmente fissata a 40 punti (ne mancano ancora 15). Tutt'altro discorso per i blucerchiati, che rimangono a 17 e che devono darsi una mossa, perché classifica (+3 dal Pescara terzultimo) e calendario (la prossima è al Ferraris con la Lazio) sono avversi e non poco. Continua il momento d'oro di Bergessio, che mette a segno il sesto gol (contornato oggi anche da due assist) in dodici giorni, se si considera anche il rigore trasformato nella serie nella partita di coppa con il Parma.
Tiri (in porta): 10(4) – 6(2); corner: 5-1; ammonizioni: 3-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 14-13.
Ottima la direzione di Giacomelli, che se la cava alla grande in una partita tranquilla ma che in varie situazioni chiama in causa la discrezione dell'arbitro, largamente condivisa, a nostro parere, in ognuna di queste.
Variazione punti causa arbitro nessuna.
CHIEVO-ROMA 1-0
Si crea meno del solito, si segna poco, si vede pochissimo. Una cosa è certa, però: dopo 10 anni, il Chievo riesce a battere, in modo discutibile (va detto), la Roma al Bentegodi. I clivensi, così, interrompono la striscia di quattro vittorie consecutive dei giallorossi, che perdono non poco terreno nella corsa verso la zona Europa. Le squadre chiuderanno il 2013 con due impegni ostici: il Chievo sarà a Torino contro i granata, la Roma nel match di cartello del posticipo del sabato (avete letto bene) contro il Milan, all'Olimpico.
Tiri (in porta): 6(5) – 7(2); corner: 5-8; ammonizioni: 1-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 10-5.
Di esagerato, oltre la nebbia, ci sono le sviste di Bergonzi. Dopo un primo tempo filato sostanzialmente liscio, nella ripresa ne combina di tutti i colori, non assegnando ben due calci di rigore solari alla Roma: il primo al 50', quando Dainelli manca il pallone e invece di calciare il pallone, colpisce il piede di Totti; il secondo è all'86' e nell'occasione Guana stende Balzaretti in area ma Bergonzi, in tandem con l'arbitro di porta Irrati, non vedono nulla. Sarà proprio sullo svolgimento di quest'ultima azione che il Chievo si porta in vantaggio con Pellissier, sulla cui posizione di partenza rimangono molti dubbi a causa della scarsissima visibilità.
Variazione punti causa arbitro: -3 Chievo, +3 Roma.
GENOA-TORINO 1-1
Di nuovo contro, dopo la maxi-rissa di tre anni fa (complessivamente comminate 20 giornate di squalifica) al termine della partita che costò la retrocessione del Toro in serie cadetta. E' il classico pareggio che non serve a nessuno il verdetto del match. Il Genoa non riesce ad alzare più la testa e sicuramente nessuno scommetterebbe affinchè questo avvenga proprio sabato contro l'Inter. Il Torino, invece, non spicca ancora il balzo necessario per allontanarsi dalle sabbie mobili della bassa classifica.
Tiri (in porta): 12(6) – 7(3); corner: 8-7; ammonizioni: 3-3; espulsioni: 0-0; falli commessi: 16-13.
Per la partita, visti i precedenti, si era temuto il peggio, per questo motivo è stata affidata ad Orsato. Fortunatamente, però, la gara si è rivelata calma e il direttore di gara non ha dovuto svolgere altro che l'ordinaria amministrazione.
Variazione punti causa arbitro: nessuna.
JUVENTUS-ATALANTA 3-0
Era la partita dell'addio di Del Piero a maggio e ieri è stata la partita dei dottori. Si sono trovati contro, infatti, due dei cinque laureati della serie A (gli altri sono Colombo in scienze politiche, Nagatomo in economia politica e Bogdani in economia e commercio): Stendardo (che in settimana ha sostenuto l'esame di Stato per diventare avvocato, già laureato in legge) e Chiellini (laureato in economia e commercio con 109, con tanto di tesi sul bilancio della Juve). In virtù della vittoria schiacciante maturata allo Juventus Stadium, i bianconeri si proclamano campioni d'inverno con una giornata d'anticipo, senza avere bisogno di difenderlo a Cagliari venerdì sera, nell'anticipo delle 20:45.
Tiri (in porta): 23(12) – 6(2); corner: 6-8; ammonizioni: 0-0; espulsioni: 0-1; falli commessi: 7-8.
Nessun patema per Massa, in una partita in cui i cartellini (prima due volte quello giallo, poi il conseguente rosso) vengono mostrati solamente e giustamente a Manfredini. Un giallo poteva essere dato anche a Chiellini, ma in questo caso l'arbitro ha valutato comprensibilmente la non cattiveria dell'intervento. Ottima direzione, nel complesso.
Variazione punti causa arbitro: nessuna.
MILAN-PESCARA 4-1
Sicuramente più divertente delle aspettative, il match di San Siro. A differenza di quanto possa dire il risultato, il Milan ha dovuto aspettare l'ultimo quarto d'ora per archiviare la pratica Pescara. E' pur vero che gli abruzzesi ci hanno messo del loro: gli attaccanti di Bergodi hanno ben pensato di battere il loro portiere per ben due volte e in modo analogo. Poi il solito El Shaarawy ha timbrato il cartellino (con questo siamo a 14), segnando al suo migliore amico Perin (amicizia nata ai tempi del Genoa quattro anni fa più o meno). Auguri a Pazzini per le 300 presenze in massima serie.
Tiri (in porta): 13(8) – 11(5); corner: 9-5; ammonizioni: 2-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 12-12.
Partita scorrevole e Giannoccaro non trova alcuna difficoltà nel dirigerla. Fa bene ad annullare il gol di Pazzini, perché non aveva ancora dato cenno di ripresa del gioco.
Variazione punti causa arbitro: nessuna.
PARMA-CAGLIARI 4-1
Gran bel Parma quello che si è visto ieri pomeriggio al Tardini. Dopo un primo tempo dove il vantaggio degli emiliani è durato solo 2', nella ripresa Biabiany, Valdes e la piacevole scoperta Belfodil (doppietta). I crociati possono godersi tranquillamente le feste in vista del derby col Bologna di settimana prossima, mentre il Cagliari riceve la Juve e i punti sulla zona che vale al serie B sono solamente due.
Tiri (in porta): 13(8) – 6(5); corner: 3-6; ammonizioni: 4-6; espulsioni: 0-0; falli commessi: 14-15.
Se c'era una gara a chi faceva peggio ieri fra Bergonzi e Ostinelli, il giovane arbitro della sezione di Como è l'indiscusso vincitore. Il festival dell'errore (o orrore, come preferite) comincia al 23', quando evita la seconda ammonizione a Parolo, così come non ammonisce Santacroce un quarto d'ora dopo e non mostra il secondo giallo al 59' a Conti per una manata a Sansone. L'uno-due terribile che Ostinelli infligge al regolamento si svolge fra il 64' e il 65', prima quando concede un calcio di rigore al Parma in seguito ad una netta simulazione di Parolo, che si lascia colpevolmente cadere, e poi quando il rigore non lo dà al Cagliari dopo che Paletta, credendo tale il suo braccio, intercetta fallosamente un cross di Thiago Ribeiro.
Variazione punti causa arbitro: nessuna.
NAPOLI-BOLOGNA 2-3
La risposta alla domanda che si legge nelle righe di Lazio-Inter è "NO", come fosse una porta sbattuta in faccia, un 2 sul registro o un permesso negato. Chi di rimonta ferisce, di rimonta perisce: stavolta gli uomini di Mazzarri, specialisti (almeno fino a qualche tempo fa) nei recuperi in extremis, ieri sera si sono fatti recuperare ben due volte, complice la prodezza balistica di Konè. Continua a rimanere imbattuto Pioli nei confronti con Mazzarri e adesso il Napoli è a otto lunghezze dai bianconeri.
Tiri (in porta): 17(9) – 9(4); corner: 8-5; ammonizioni: 2-3; espulsioni: 0-0; falli commessi: 13-14.
La direzione di Valeri è delle migliori e conferma il momento positivo che sta attraversando l'arbitro di Roma, ma un mezzo guaio (che è tale solo perchè il Bologna la partita alla fine la vince) lo commette l'assistente De Luca quando annulla un gol regolare a Gilardino per una presunta posizione di offside. Lo stesso assistente, poi, ferma Cavani lanciato a rete, vedendo decisamente bene.
Variazione punti causa arbitro: nessuna.