Higua…In o Out?!

Si viene e si va. C’era una volta Lavezzi, c’era Cavani e pare proprio che tra non molto dovremmo dire c’era Higuain

Al di là delle attese e delle speranze, il rischio di perdere mister 36 gol è più che concreto. Arrivato dal Club più importante del mondo, Gonzalo Higuain ha colmato il vuoto enorme lasciato dal matador Cavani, capace di segnare 104 goal in 3 anni. Mai nessuno avrebbe immaginato di potersi emozionare ancora con un altro bomber, ancora più prolifico di Edinson. Ma Gonzalo ha dimostrato di tenere molto alla maglia, sono ancora impresse nella mente le lacrime che ha versato dopo la gara con l’Arsenal. Ma anche le urla di gioia nella calda sera di Doha, passando per la gara che ha reso Storia Gonzalo, quando ha siglato il 36º goal, il più bello di tutti, nemmeno De Laurentiis avrebbe potuto immaginare una epilogo migliore.

I tifosi sperano che quello non sia stato l’ultimo goal. Il fratello Nicolas ha lasciato intendere tutt’altro, le premesse per continuare non sembrano esserci. Le motivazioni rilasciate dal fratello-procuratore, sembrano indicare il progetto e le infrastrutture come principali colpe del discontento di Higuain. Le parole hanno scatenato un putiferio in città, dividendo letteralmente la tifoseria, che riconoscono al patron De Laurentiis la colpa di non costruire una squadra intorno a Gonzalo. Una situazione che ricorda vagamente quella già accaduta tra Maradona e Ferlaino, quando Diego scese in prima persona in campo, sollecitando il presidente a costruire una squadra da Scudetto. Ma quella era una squadra che sfiorò la Serie B, mentre quest’anno si è quasi toccato il cielo con un dito. Allora cosa si aspettavano i fratelli Higuain quando approdarono a Napoli? Il Bussiness Plan anche citato da Rafa Benitez alla fine della sua avventura partenopea, è 7 (SETTE) volte inferiore a quello del Real Madrid.

Il contratto scadrà nel 2018, quando ormai Higuain avrà 30anni, e a quell’età nella testa di un calciatore scatta la voglia di strappare l’ultimo vero contratto della propria carriera, sperando di vincere ancora qualcosa d’importante, qualcosa che manca ancora nel Palmares, magari una Champions League, cosa che manca al bomber argentino e che, ahi noi, difficilmente vedremo a Napoli. Così facendo saremo sempre punto e a capo, bisognerebbe aggiungere pedine e non sostituirle. Così mentre la Juve diventa una squadra imbattibile o quasi, il Napoli è un cantiere a cielo aperto, dove di concreto non c’è nulla in tutti i sensi, ma gli spettri cominciano ad incombere sulla città.

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