HARAKIRI NAPOLI. PARLA SOLO MAZZARRI: “SIAMO STANCHI ED APPANNATI, CERCHIAMO DI FINIRE BENE IL CAMPIONATO”
Pioggia al San Paolo dopo Napoli-Atalanta. E non solo dal cielo, ma anche di fischi. Meritati, dopo la terza sconfitta consecutiva degli azzurri che con la debacle interna contro gli orobici dicono praticamente addio al terzo posto. Juventus, Lazio e Atalanta: zero punti nel sacco, e soprattutto una squadra senza bussola e dignità. E’ stato questo il risultato del mese decisivo per la rincorsa a quella Champions che tanto aveva affascinato (forse anche fin troppo “rapito”) fino a poco meno di un mese fa. Ora resta solo la Coppa Italia: dead line, “linea della morte” tra una buona stagione ed il fallimento, con le serate di Manchester e Villareal ormai solo un ricordo. “Come ci capita spesso ultimamente, abbiamo iniziato bene poi al primo tiro in porta abbiamo subìto gol e siamo andati in difficoltà”. Questa la prima analisi del tecnico azzurro, Walter Mazzarri, al termine della disastrosa sfida contro i nerazzurri. I troppi impegni sembrano aver esaurito la benzina dei suoi proprio nel momento clou della stagione: “Si è persa una brutta partita in casa, ma questi ragazzi sono molti anni che danno il massimo ed ora stiamo attraversando un momento di appannamento che ci può stare, soprattutto dopo i tanti impegni a cui non eravamo abituati. Siamo stanchi. E non ci dimentichiamo che mancavano tanti giocatori molto importanti, siamo sempre in emergenza da diverso tempo. Dobbiamo ricompattarci e ritrovare fiducia, ma credo comunque che globalmente la crescita ci sia sempre, ci vuole pazienza per raggiungere determinati risultati”. Ecco il tallone d’Achille del suo Napoli: “Questa squadra deve giocare sempre al massimo, e purtroppo non è possibile ogni volta. Era in preventivo perdere dei punti con tutti questi impegni, anzi in classifica saremmo potuti essere anche più in basso per la mole di partite che abbiam giocato”. Sul futuro il tecnico di San Vincenzo è laconico: “A sei giornate dalla fine non è il momento di parlare di queste cose, lo faremo al termine della stagione come sempre. Ora siamo sesti, noi nei primi cinque posti fissati dal presidente ma non mi sento la pressione addosso"