GAME OVER
Augurare il buongiorno di questi tempi sembra quasi una presa in giro. Dopo la pessima esibizione di ieri sera dove il Napoli è stato travolto da una squadra neopromossa come l’Atalanta che grazie alla complicità di Mazzarri, che ha messo in campo una squadra scriteriata, è riuscita ad avere la meglio in mezzo al campo ed ha fatto sua la partita. Che dire? Siamo sicuramente alla fine di un ciclo e questo lo si era visto già da un pò di tempo. Mazzarri, però, è stato sempre pronto a spegnere le polemiche prendendosela una volta con l’arbitro e l’altra volta con qualche errore individuale o con la stanchezza ma difendendo il gioco ed il gruppo. Ieri sera si è avuta, netta, la sensazione che la parabola di questa bella favola chiamata Napoli sia ormai arrivata alla fine. Squadra stanca fisicamente e mentalmente, uomini fuori posizione ed inerzia di un uomo in panchina che, ieri, come altre volte in questa stagione, ci ha messo del suo per riuscire a fare il peggio. Dzemaili sulla destra ha mostrato una buona gamba ma non tale da assicurare la copertura di un centrocampo con Hamsik a sostegno di altre tre punte. Insomma una squadra a trazione anteriore che, però, non ha mai avuto il possesso del gioco tranne all’inizio dove ha giocato sulla forza dei nervi. Il Napoli sembra rimasto a Londra, entrato in un loop dal quale non è più capace di uscire soprattutto perchè si continua a cercare alibi. Invece di parlare di crescita si dovrebbe capire che questa squdra ha grosse difficoltà a centrocampo e che dall’inizio dell’anno non ha mai avuto un gioco fluido come lo scorso anno. Poche idee, poche alternative al gioco sulle fasce che ci costringe ad un dispendio d’energia enorme ed a giocare sempre sopra ritmo. Ora non ci resta altro da fare che unirci e finire dignitosamente questo campionato magari concentrando tutte le nostre forze per la finale di Tim Cup.