FRICK OR THREAT

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Non sono tempi floridi in quel di Siena. La squadra toscana sta affrontando un fisiologico anno di transizione dopo il cambio di proprietà e dopo la scomparsa del compianto ex-presidente De Luca, protagonista di una scalata fino alla massima serie che resterà nella storia senese. Per il nuovo corso la dirigenza ha scelto dapprima uno degli allenatori più indecifrabili del panorama calcistico italiano, Mandolini (ribattezzato mister non-vinco-mai); poi è tornata sui suoi passi affidando la gestione a Beretta, il tecnico della scorsa stagione. Beretta ha trovato davanti a sé una rosa di livello non eccelso e con non pochi problemi di classifica, ma il suo lavoro sta dando buoni frutti se è vero che i bianconeri hanno espugnato il Marassi domenica scorsa.

Nel 4-3-1-2 del mister milanese il portiere è l’austriaco Manninger (30), affidabile globetrotter scuola Arsenal che in Italia ha già vestito quattro maglie diverse. A proteggerlo una coppia di centrali più fisica che veloce, a cominciare dal pericoloso Loria (31), giocatore abilissimo nel gioco aereo soprattutto in zona gol, chiamato presumibilmente alla marcatura di Zalayeta. Con lui una vecchia conoscenza azzurra, quel Portanova (29) che a Napoli ha giocato nella stagione pre-fallimento. A destra l’esperto Bertotto (34), una vita a Udine prima di rivivere una seconda giovinezza nella città del Palio; a sinistra probabile l’impiego di Grimi (22), giocatore portato in Italia dal Milan che ha disputato un inizio di campionato piuttosto incoraggiante; in alternativa il più offensivo De Ceglie (21), scuola Juve. Il centrocampo a tre centrali dovrà rinunciare al capitano Vergassola, squalificato; il suo posto sarà preso dall’esperto ceco Jarolim (31), incontrista alla sua prima esperienza in Italia. Beretta farà affidamento soprattutto sul dinamismo di Galloppa (22), ex primavera della Roma, anch’egli molto abile nelle incursioni offensive. A completare il reparto il nazionale romeno Codrea (26), l’ago della bilancia della squadra con un buon tiro da fuori area. L’attacco dipende molto dalla luna del fantasioso Locatelli (31),  giocatore che se non fosse stato così discontinuo e bersagliato dagli infortuni avrebbe avuto senz’altro una carriera più luminosa. Locatelli giocherà in appoggio alle due punte Maccarone (28) e Frick (33). Big Mac, veloce e imprevedibile, dovrebbe essere tenuto a bada da Cupi. L’attaccante del Liechtenstein, giustiziere del Genoa, è dotato di un gran fiuto del gol e non bisognerà lasciargli neppure un metro. 

Come visto non sono poche le insidie che nasconde questa squadra, che però non sembra avere uomini in grado di affondare nei punti deboli azzurri. Il centrocampo orfano di Vergassola può agevolmente essere conquistato da Blasi e compagni e la spinta di Rullo sulla sinistra potrebbe risultare determinante con di fronte un terzino vecchio stampo come Bertotto. Da considerare poi la variabile-Calaiò, atteso alla sua ultima (e prima, anche) prova d’appello con la maglia azzurra: anche lui ha le caratteristiche giuste per far soffrire i centrali senesi. Nel Siena attenzione anche a Bucchi, ex che parte dalla panchina ma sarà desideroso di dimostrare ciò che non è riuscito a fare a Napoli.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Manninger; Bertotto, Loria, Portauova, Grimi (De Ceglie); Jarolim, Codrea, Galoppa; Locatelli; Maccarone, Frick.              All. Beretta

 

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